In quali mani

Mercoledì 31 Agosto 2011 22:11
Stampa

In Quali Mani Siamo ?

 

Non più tardi di ieri sera eravamo qua - davanti al p.c. - a cercare di capire gli effetti delle ipotesi di riforma delle pensioni. Rileggevamo più e più volte i comunicati e dispacci d'agenzia sulle modalità di modifica sul sistema pensionistico e scoprivamo – vieppiù inorriditi – che, sembrava ormai cosa certa, sarebbero stati annullati i benefici derivanti dal riscatto degli anni di Laurea, di Specializzazione o di Servizio Militare. Questa eventualità azzerava definitivamente la già traballante credibilità nelle Istituzioni e la fiducia nello Stato. Come vedete non parlo di fiducia nel Governo e nel Sistema politico : queste sono state già perse da molto.

Questa mattina, via sms, la prima notizia : le pensioni rimangono invariate, i “contributi figurati” mantengono il loro valore. Via internet, poco dopo, venivamo a sapere che il provvedimento avrebbe avuto molti aspetti di illegittimità, pertanto non poteva essere proposto.

Ci viene naturale chiederci se le persone che abbiamo eletto, sia di Destra che di Sinistra o di Centro, siano davvero in grado di amministrare uno Stato come l'Italia, forse non particolarmente grande, ma sicuramente complesso.

Ci chiediamo se sia possibile che su una manovra finanziaria di circa 50 miliardi di € vengano messe in circolazione “voci”, “esternazioni”, “prese di posizione”, “commenti” e “veti” da parte dei più vari esponenti politici, prima ancora che questa manovra sia stata effettivamente decisa in tutti i suoi aspetti, definita nei particolari, valutata negli effetti da parte di esperti economisti e liberi pensatori; tutte persone che dovrebbero agire come tecnici, non come “yes-men”.

La marcia indietro fatta dal Governo sulle pensioni, seppur provvidenziale per Noi, ha messo in luce proprio l'estrema debolezza ed insicurezza del Governo; quest'ultimo, infatti, appena considerata la risposta unanime e coesa di quasi tutte le persone che potevano esprimere un parere ragionato, è tornato immediatamente indietro.

E che veramente ci si debba rendere conto di aver eletto per la maggior parte personaggi di scarso livello politico, di modesto spessore culturale ed etico, con gravi carenze di metodo nell'analisi delle situazioni e nella successiva ricerca delle soluzioni, è dimostrato sia dal procedere a tentoni da parte di chi è al Governo, sia dal solo confuso balbettio di slogan e frasi ad effetto di quanti stanno alla cosiddetta “opposizione”.

L'unica cosa sicura di questa manovra di mezz'agosto, è il saldo finale : poco meno di 50 miliardi di euro.

E' chiaramente un obiettivo che ci è stato fissato da Altri (leggi : “Europa”) e pertanto non possiamo discuterlo o fallirlo; ma, per conseguirlo, ci siamo affidati a migliaia di politici che, come in altre occasioni, hanno chiaramente dimostrato di non sapere come fare per rispettare gli impegni assunti.

 

A. G.