Co.A.S. Medici Dirigenti

Associazione di medici dipendenti ospedalieri Organizzazione di categoria di Medici Ospedalieri Dipendenti dal S.S.N.

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Sciopero Specializzandi

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Specializzandi in Sciopero

 Il giorno quattro aprile u. s. è stato approvato dal Senato di questa Repubblica un emendamento che inserisce la tassazione IRPEF sulle borse di studio che superano il limite degli 11500 euro all'anno. Questo emendamento causa ad ogni Specializzando un prelievo fiscale che dovrebbe incidere

per il 23 % dell'intero ammontare della borsa di studio, salvo che lo Specializzando non riesca con enorme sacrificio personale a produrre anche altro reddito con guardie mediche o prestazioni professionali; in questo caso i redditi andrebbero sommati e la percentuale potrebbe anche aumentare. Si tratta insomma dell'inserimento di una borsa di studio tra i redditi di lavoro e come tale tassata. Per effetto moltiplicatore delle aliquote, quindi, gli Specializzandi si troveranno a conoscere, prima ancora di aver ottenuto un lavoro a tempo indeterminato, tutta la protervia di una tassazione asfissiante. Tutto ciò naturalmente in contrasto a tutti i principi riguardanti il diritto allo studio ed ai precedenti inquadramenti fiscali delle borse di studio.

Questo emendamento da inoltre la misura di quanto questo Governo – ben lungi dal sviluppare la capacità di ridurre anche solo di poco i redditi che ogni politico si attribuisce durante un mandato in cui sembra fare ben poco per il vantaggio dei cittadini – stia andando a raschiare il fondo del barile per raccimolare pochi euro in più, dimentico di quanto hanno fatto i movimenti studenteschi di protesta in un passato più o meno recente. Spesso le proteste iniziate come movimenti studenteschi sono sfociate in moti di piazza con conseguenze che sono andate anche ben al di là degli stessi iniziatori.

Noi medici anziani siamo stati a nostra volta studenti e ricordiamo di aver frequentato le Scuole di Specializzazioni senza percepire alcuna borsa di studio; però ci si permetteva di lavorare nelle ore libere e non avevamo un orario di lavoro.

E non per questo proponiamo un ritorno al passato, tutt'altro. Siamo vicini ai Colleghi Specializzandi che protestano per questa vera e propria riduzione degli introiti, inserita durante il Corso di Specializzazione, a metà di un anno accademico, mediante una modifica sostanziale del modo di considerare i loro introiti : non più borse di studio ma veri e propri stipendi (come fossero dipendenti) ai quali peraltro non corrispondono i diritti tipici e propri dei dipendenti. Dove sono i contributi pensionistici, di malattia o redditti accessori quali quelli per lavoro notturno, festivo, in reperibilità o altre tipologie di lavoro disagiato ?

 Ci dispiace solamente che in campo medico ogni motivo di disagio e protesta finisca per determinare la formazione di nuove organizzazioni di tipo sindacale spesso in antitesi con altre già esistenti. In questo modo le nuove forze della protesta che sarebbero appoggiate dalle forze già in campo e inserirebbero nuova linfa nelle organizzazioni già esistenti, finiscono per inaridirsi quando il motivo della loro nascita venisse a cadere.

Comunque, se questo succede, probabilmente i motivi sono da ricercare nell'incapacità - delle forze di protesta già esistenti – ad intercettare la protesta, a favorirne la crescita e ad amplificarla secondo tecniche che dovrebbero conoscere meglio.

Invece così non accade; Noi del Co.A.S. però non solo non disperiamo ma siamo anzi pronti ad accogliere quanti desiderino unirsi a Noi che siamo pure nati 20 anni fa sull'onda di altri motivi di vivace protesta.

 

A. G.