IL CoAS Medici Dirigenti DEDICA QUESTA PAGINA AI COLLEGHI
CHE STANNO INIZIANDO A PENSARE ALLA PENSIONE O
VOGLIONO INFORMARSI MAGGIORMENTE
SUI DIRITTI DERIVANTI DAL SERVIZIO RESO SOTTO FORMA
DI MANSIONE USURANTE.
Accesso alla Pensione Anticipata |
REQUISITI In merito al numero di notti, preciso che bastano 43 notti (di 12 ore) all'anno: 43 × 1,5 = 64,5. Minimo richiesto 64 per almeno 7 anni negli ultimi 10 anni o per metà della vita lavorativa. Con la domanda all'INPS, corredata della documentazione rilasciata dalla Azienda di dipendenza, si può richiedere di andare in pensione anticipata (2 mesi x ogni anno di "usura") senza perdere alcun euro né rinunciare alla pensione retributiva.Si potrà andare :
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Ogni anno in cui un Dirigente Medico ha superato le 44 notti di guardia, potete richiedere all'INPS l'anticipo della pensione di due mesi:
Ulteriore Anticipo Pensionistico per chi supera la soglia delle 75 notti.
L'INPS richiede che il beneficio previsto dalla Legge sia stato già accertato al momento della presentazione della domanda di pensione.
Potete scaricare il testo integrale in pdf della circolare 1201 da questo LINK.
Mentre per gli Infermieri è sufficiente aver lavorato in Sala Operatoria, i Dirigenti Medici devono dimostrare di essere stati USURATI da "Guardie Notturne" in numero significativamente alto _ più di 44 notti all'anno.
Solo il riconoscimento di questo rilevante numero di turni di guardia notturni da diritto all'anticipo pensionistico di due mesi per anno, senza alcuna detrazione pensionistica.
Il numero di 65 notti di lavoro può essere raggiunto moltiplicando il numero di notti effettuate per 1,5, poiché le notti di Guardia sono costituite da 12 ore consecutive, e non già di sole 8 ore : 44 notti di guardia x 1,5 = 66, cioè > 65.
Circolare INPS numero 1201 del 16 marzo 2022.
sulle procedure da seguire per il riconoscimento di aver svolto lavori particolarmente faticosi e pesanti entro il 1° maggio 2022.
Legge 1999 sulle Mansioni Usuranti
DECRETO LEGISLATIVO 21 aprile 2011, n. 67
Allegato al Decreto INPS del 5 febbraio 2018