Co.A.S. Medici Dirigenti

Associazione di medici dipendenti ospedalieri Organizzazione di categoria di Medici Ospedalieri Dipendenti dal S.S.N.

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Sanità e Coronavirus

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ALLARME  SANITA'   per   CORONAVIRUS

In questo XXI secolo stiamo assistendo ad una velocizzazione
di tutto.
Con la digitalizzazione abbiamo cominciato a comunicare con
estrema velocità a trasferirci immagini, testi, documenti ad una
velocità sorprendente, tanto che la abbiamo definita con
l'espressione "tempo reale". 
Se l'uomo ha cominciato a comunicare in tempo reale per via
digitale, sembra che anche le forme viventi più semplici si siano
evolute verso forme capaci di depistare le nostre "ricerche" tanto
da sorprenderci per capacità di contagio, periodo di incubazione,
variabilità della sintomatologia dal semplice portatore a "deceduto".
L'epidemia da COVID-19 mostra infatti una "contagiosità" superio-

I PROVVEDIMENTI  URGENTI re a "4", cioè, significa che ogni malato o portatore sano è capace
I SERVIZI del SOLE 24 Ore statisticamente di contagiare altre quattro persone.

Il periodo di incubazione è diventato tanto lungo che è estremamente
difficile porre in relazione il momento del contagio con il momento
della comparsa della sintomatologia. Non solo: la pochezza dei
sintomi di alcune persone, contrasta con la grave sintomatologia 
presentata da altri, il coinvolgimento grave multiorgano.
Le notizie trasmesse dai "Media" sono fondamentalmente vere, ma
vengono taciute tutte quelle che potrebbero sconvolgere il grosso
pubblico per crudezza della situazione e delle difficoltà cui stanno
andando incontro i Medici degli Ospedali, in particolare quelli dei
reparti Infettivi, Medicine Generali, Cardiologie, Rianimazioni e
Astanterie.

Così in questi ultimi giorni sono cominciate ad arrivare dai grandi
Ospedali del Nord Italia messaggi con segnalazioni di grandi . . . . .

Come costruire un visore protettivo.

 

carenze; quelle segnalate più di frequente sono due : Carenza di Personale e Carenza di Materiale sanitario.

Ambedue queste carenze pongono in evidenza le carenze strutturali del S.S.N. italiano che, dopo 20 anni di

severa cura dimagrante, viene d'improvviso sollecitato a rispondere ad un lavoro eccezionale per quantità e

notevolmente diverso per qualità.  In questo 2020 è cambiato il malato tipo. Mentre precedentemente le

richieste di salute riguardavano campi anche notevolmente diversi ed erano distribuiti nel tempo grazie ad una

naturale e conosciuta miscela di patologie urgenti, anche tempo-dipendenti, e patologie cui si poteva dare

una risposta in tempi successivi e programmati, attualmente il S.S.N. deve far fronte ad una sola patologia,

ma in grado di determinare una condizione così discrepante rispetto ai ritmi abituali da rendere necessario

un cambio sostanziale di indirizzo dei reparti; diventano prioritari i posti letto in cui si possa offrire una terapia

intensiva basata sulla Ventilazione Meccanica associata ad un coma farmacologico.

Il Sistema Sanitario sta quindi precipitosamente cercando di modificare tumultuosamente i suoi ritmi, aumentando

le dotazioni che possano permettere di assistere migliaia di questi ammalati con respiratori automatici e personale.

Purtroppo, la severa cura dimagrante che ha imposto e permesso  alle Aziende Sanitarie di ridurre spazi e

personale da dedicare ai pazienti, ha fatto in modo che gli organici di Medici ed Infermieri fossero ridotti

al di sotto degli standard di legge, e che le dotazioni di presidi medici monouso fossero ridotte ad una condizione di

particolare depauperamento delle giacenze; con il brusco aumento delle richieste, si è avuto quindi l'esaurmento

immediato delle riserve ospedaliere.  L'Assenza di giacenze significative sia negli Ospedali (tenere Presidii fermi in

magazzino ha un costo) sia nei distributori di zona ha portato alla brusca assenza del Materiale monouso di

protezione individuale per Medici e Infermieri.  Dover visitare i portatori di COVID-19 senza materiale di protezione

(Mascherine, Visori facciali, caschi e camici di carta integrali monouso, calzari, guanti) ha avuto conseguenze disastrose

sul personale sanitario falcidiato sin dai primi giorni dalla estrema contagiosità del virus e dalla necessità di dotarsi di

presidi adeguati, assolutamente inesistenti nella maggior parte degli Ospedali interessati nell'area rossa di Lombardia

e Veneto.

Ma con il passare dei giorni - seppur non dubitiamo dell'impegno degli Amministratori locali a rispondere alle richieste

pressanti dei Medici in prima linea - i Medici dipendenti continuano a segnalarci situazioni di grave carenza associata

a importanti provvedimenti non assunti.   Un esempio per tutti la sospensione dell'attività ambulatoriale delle visite

specialistiche ambulatoria differibili.  Questa, che riteniamo essere una priorità per tutelare la salute degli operatori

sanitari, in alcune regioni è stata disattesa non comprendendo che è necessaria per diverse considerazioni.

La prima è la necessità di impedire che nelle sale d'aspetto per le visite ambulatoriali si assiepino troppe persone che -

allo stato attuale - sono da considerare potenzialmente infette e contagiose.

La seconda riguarda la mancanza di protezioni - almeno quelle elementari: mascherine, guanti e visori - da destinare

ai medici e al personale infermieristico che si trova a contatto con numerose persone, di cui alcune sicuramente infette.

La mancanza di protezioni individuali sarebbe dovuta essere un motivo sufficiente per la sospensione dell'attività ambulatoriale.

Ma le segnalazioni  per mail dei Colleghi impegnati ormai da settimane in una battaglia quotidiana con i problemi gestionali

dei turni di lavoro e della trasformazione di interi reparti in qualche cosa di diverso.  Raddoppio dei posti letto dotati di

ventilatori automatici e monitor per gestire quella quota di ammalati che giungono all'insufficienza respiratoria grave.

In questa situazione i Medici si vedono precettati a non smontare mai dal turno per mancanza di sostituto o per l'impossibilità

di uscire dall'Ospedale in quanto potenzialmente infetti.  Ma la carenza del personale è già giunta al punto che anche i

Medici e Infermieri portatori del virus (con tampone positivo) vengono invitati a continuare il lavoro fino alla comparsa di

sintomi chiari di malattia : Febbre alta, Tosse secca insistente, Congiuntivite con lacrimazione, insufficienza respiratoria.

La carenza di personale medico e infermieristico ha permesso l'attivazione di selezioni per assunzioni temporanee di medici

e infermieri.  Possiamo definirlo uno spot governativo senza senso: on ci sono né medici né infermieri disponibili per una

assunzione breve, gravata da uno spostamento di sede, verso una sede pericolosa e costringente all'abbandono di un posto

meno ambito (forse), ma sicuramente con prospettive temporali migliori.

Se la mancanza di dispositivi di protezione individuali sta causando ansia negli operatori, le Aziende non possono far altro

che rispondere con messaggi circolari in cui diffidano i dipendenti a rilasciare notizie veritiere alla stampa.  Ne abbiamo visti

più d'uno, di poche righe, ma ancor più efficaci grazie alla sintesi; minacciano gravi sanzioni disciplinari per comunicazioni

verso l'esterno.

Come gruppo che si interessa del benessere dei propri dipendenti, pur comprendendo la situazione estremamente grave

della salute degli Italiani, del tutto coscienti che nessuno si può tirare indietro in questo grave momento, vogliamo ricordare

la angusta visione d'insieme che ha costituito le basi per una Sanità in estrema difficoltà per cattive gestioni e interessi

non collettivi.  Dopo anni di definanziamento e di umiliazioni di tanti tipi inferte alla Categoria dei Medici Ospedalieri, gli

Amministratori della Sanità Ospedaliera dovrebbero considerare come eccezionale questa abnegazione dei Medici ed Infermieri

che ha permesso loro di affrontare turni di servizio senza conoscere l'ora in cui avrebbero potuto terminare il servizio.

Le manifestazioni di rispetto per questi Lavoratori del Stato che hanno mostrato di avere un alto senso del dovere e un profondo

senso degli interessi della collettività, speriamo che continuino anche nel momento in cui inizieranno le valutazioni politiche

per il prossimo Contratto Nazionale di Lavoro.

Speriamo davvero che gli Amministratori della Sanità pubblica che negli ultimi 12 anni l'hanno progressivamente ridotta all'angolo

stressandola con norme d'aspetto a tratti persecutorio, si ricordino che nel momento del bisogno le migliaia di Medici Ospedalieri

hanno risposto con un senso ed un orgoglio professionale che ha fatto capire la differenza tra un Medico che si è rifugiato dietro

una scrivania ad "amministrare" e i Medici che hanno voluto soddisfare il loro desiderio umano di essere utili agli Altri curandoli.

E non dimentichiamo anche che non ci sarà alcuna giustificazione per i Medici che saranno denunciati nei prossimi mesi o anni per

i decessi di questi giorni.   Medici Legali e Avvocati vedo che stanno intensificando i contatti informatici per scambiarsi i pareri sulle

procedure utilizzate e le scelte operate dai Medici.