Co.A.S. Medici Dirigenti

Associazione di medici dipendenti ospedalieri Organizzazione di categoria di Medici Ospedalieri Dipendenti dal S.S.N.

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Convegno con il Ministro della Salute

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I medici ospedalieri della Sardegna sono stati invitati a partecipare il 6 dicembre u.s., a Cagliari, ad una giornata di approfondimento e di confronto sulle nuove evidenze in tema di riforma sanitaria. Considerata la partecipazione del Ministro della Salute Dott. F. Fazio, tale convegno ha assunto un'importanza nazionale in quanto i principi enunciati dal Ministro sono sicuramente riferibili a tutto il territorio nazionale.

La lista dei relatori annoverava:

il Dott. Ferruccio Fazio Ministro della Salute,

il Dott. Filippo Palumbo Capo del Dipartimento Qualità del Ministero della Salute,

il Dott. Fulvio Moirano Direttore Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (AGE.NA.S.)

il Dott. Walter Ricciardi Presidente Associazione Europea di Sanità Pubblica

il Dott. Guido Rasi Direttore Generale dell'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA)

il Dott. Antonello Liori Assessore Regionale alla Sanità della Regione Sardegna

Dopo il saluto del Presidente della Regione Dott. Ugo Cappellacci e della Presidente del Consiglio Regionale Dott.ssa Claudia Lombardo, ha preso la parola il Ministro della Salute.

Il Dott. Ferruccio Fazio ha indicato le linee generali verso cui si deve orientare una Regione per attuare un serio piano di rientro dal deficit senza ridurre i risultati in sanità.

Ha affermato che per ridurre sostanzialmente le spese bisogna orientarsi verso la chiusura dei piccoli ospedali generalisti che continuano a sopravvivere con un basso contenuto specialistico. La chiusura di queste entità può effettuarsi attraverso una loro sostanziale riconversione in strutture di tipo diverso e con finalità socio-assistenziali sul territorio. E proprio la continuità socio-assistenziale sul territorio, secondo il Dott. Fazio, può e deve portare alla riduzione dei posti letto, nell'obiettivo di raggiungere quel rapporto di 3*103 che è indicato come rapporto ottimale a livello nazionale. L'assistenza sul territorio è stata quindi indentificata come l'elemento che può sostanzialmente limitare il ricorso all'ospedalizzazione da parte dell'utenza, in particolare per persone affette dall'età avanzata e da un ricco corredo di patologie croniche. Il Dott. Fazio ha indicato nella attivazione di un miglioramento del rapporto tra medico e paziente (medico come case-manager), rapporto che dovrebbe proseguire anche oltre la dimissione, in modo da assicurare al paziente la continuità assistenziale del medico ospedaliero e scongiurare così nuovi e ripetuti ricoveri nel breve periodo.Successivamente ha preso la parola il Dott. Filippo Palumbo.

Successivamente ha preso la parola il Dott. Filippo Palumbo.

Il Dott. Palumbo ha proseguito nel sottolineare la centralità dell'azione di riorganizzazione della rete dell'offerta. Con tale obiettivo, il Governo Centrale deve rivestire dal 2009 una funzione di steward-sheep nei confronti delle Regioni cui, peraltro, deve rimanere la piena gestione della sanità . Affinché avvenga questo, è necessario che ogni singola Regione elabori un piano strategico sanitario e che questo venga condiviso a livello centrale.

Il Dott. Palumbo ha successivamente enunciato alcuni fattori che portano inevitabilmente ad un progressivo aumento assoluto e relativo delle spese sanitarie :

  1. Invecchiamento della popolazione;

  2. Facile disponibilità delle apparecchiatura diagnostico-terapeutiche; queste incidono notevolmente sulla qualità e quantità della vita di una popolazione. Il rischio in questo caso è che le spese finiscano per concentrarsi su pochi individui finendo per lasciare altri settori della popolazione con poche risorse;

  3. Quotidianità dei servizi sanitari. In questo settore i Dipartimenti della qualità della Salute devono assumere la funzione di incentivare le “buone” pratiche al fine di evitare ed eliminare le pratiche inutili e disperdenti risorse.

  4. Tra i fattori di “buona” produzione il Dott. Palumbo ha indicato :

  • il personale valido, e

  • il corretto utilizzo di beni e di servizi.

Ma il Dott. Palumbo ha concluso ottimisticamente affermando che la “macchina sanitaria” è molto complessa ed ha numerosissime possibilità di miglioramento; tutto deve avvenire nel rispetto dei Patti per la Salute (l'ultimo è del dicembre 2009) e nella osservanza di quanto viene stabilito nei Patti Stato-Regioni.

Ha preso quindi la parola il Dott. Fulvio Moirano che ha evidenziato come negli ultimi anni, in ambito nazionale, la spesa farmaceutica si sia ridotta in controtendenza rispetto alla Spesa Sanitaria globale che continua a mantenere un trend in ascesa. La Sardegna, in questo particolare parametro di scomposizione della Spesa mostra una difformità nei confronti dei Conti Nazionali: infatti in Sardegna la spesa farmaceutica si è innalzata notevolmente.

Ha chiuso il Convegno l'Assessore alla Sanità Dott. Antonello Liori.

Nel suo intervento ha sottolineato come sia costoso e poco efficiente il mantenimento della attuale rete ospedaliera sarda, costituitasi in tempi ormai lontani, quando le distanze e l'impervietà dei territori più interni giustificava l'esistenza di numerosi piccoli ospedali generalisti. Attualmente – ha concluso – l'obiettivo deve essere quello di studiare un progetto di razionalizzazione della rete ospedaliera attraverso un'accorta riconversione di questi piccoli ospedali. Ha inoltre ribadito come siano in assoluto esubero rispetto ai parametri nazionali sia i posti-letto della Regione che il numero dei medici : in questa categoria sarebbero in esubero circa 900 unità.

Gli argomenti trattati e gli obiettivi enunciati non possono che trovarci d'accordo, fermo restando il concetto di salvaguardia dei posti di lavoro nell'ambito di una rapida e scientifica razionalizzazione della spesa, per conseguire più qualità e quantità con un minor costo per il contribuente.

Peccato peraltro che l'epilogo del Convegno sia stato rovinato, nel momento dell'annunciato dibattito, da un reiterato invito del conduttore a “non rivolgere domande o istanze, pena lo spegnimento del microfono”.

Nessuno ha chiesto la parola ed il Convegno è terminato monco del dibattito.

Un vero peccato per una manifestazione sostanzialmente riuscita.

 

A.G.