COVID-19 : Criticita' del sistema

Domenica 01 Novembre 2020 21:19
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COVID-19

(01/11/2020)


CRITICITA'

del  SISTEMA

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Non possiamo verificare la notizia riportata dal giornale

Come segretario di una Associazione di Medici, vengo informato
da
numerosi Colleghi di ogni parte d'Italia della situazione difficile
dei Pr. Socc. degli Ospedali pubblici, a causa della ripresa dei contagi
da Sars-Cov-2; nonostante tutto i Colleghi non descrivono ancora
situazioni di ingestibile collasso.

Peraltro si stanno trasformando sempre più Reparti destinati a
specialità, in Reparti destinati al ricovero e confinamento di pazienti
Covid positivi. Si stanno progressivamente  occupando i posti letto
di strutture dichiarate Covid-free perché i Reparti Covid sono già
saturi.
Chirurghi,   Ortopedici, Oculisti vengono inviati d'ufficio a coprire
turni di guardia in reparti Covid, essendo sempre più insufficienti
i Medici Pneumologi, gli Infettivologi e gli  Internisti.
La situazione va aggravandosi progressivamente:  sono già 19000
i pazienti ospedalizzati con sintomi, e questo numero aumenta di
giorno in giorno al ritmo di 1000 casi/dì.
Dobbiamo ripetere ai Colleghi che non è possibile rifiutare di
ottemperare alle disposizioni delle Direzioni Sanitarie, in quanto
vengono assunte in base allo Stato d'Emergenza dichiarato il 31
gennaio scorso.
Nonostante sia passato quasi un anno, permangono frequenti le
segnalazioni di carenze e perplessità su alcune scelte gestionali.
Avvisiamo tutti  i Colleghi  Iscritti e non, che il CoAS Medici
Dirigenti
ha le risorse economiche e strutturali per rispondere agli
interrogativi sulla liceità di certe decisioni, alla luce delle indicazioni
presenti negli articoli 1 e 2 del D.L. 34 del 18/05/2020 (riportati in
stralcio nel pdf scaricabile).

Il D. L. si rivolge a tutte le Aziende Sanitarie nazionali indicando
cifre da suddividere tra regioni e mettendo a disposizione le somme  

 

necessarie.

Dal punto di vista sindacale dovremo tutti vigilare sulla realizzazione di queste misure, che sono fondamentalmente di due tipi:
incrementi
e adeguamenti.

Dal D. L. n. 34 del 19/05/2020  (Art. 2, commi 2 e 3) viene chiesto di incrementare i posti di Terapia intensiva (300 p.l.) e
subintensiva (4225 postiletto). 
Sarebbe necessario verificare regione per regione quanti posti letto di Terapia Intensiva siano stati effettivamente realizzati in
più e,  ancora più significativi i 4225 p.l. di subintensiva. Ed al Comma 4, lo stesso Art. 2 del D.L. citato,  prevede di consolidare
la separazione dei  percorsi  rendendola  strutturale  e assicurano la ristrutturazione dei Pronto Soccorso con l'individuazione di 
distinte  aree  di permanenza  per  i  pazienti sospetti COVID-19 o potenzialmente contagiosi, in attesa di diagnosi.

Numerosi Colleghi hanno già segnalato a questa Associazione l'inosservanza delle disposizioni del D. L. da parte di numerose
Aziende  Sanitarie. 
Sollecitiamo i Colleghi a segnalarci queste inosservanze in quanto determinano un grave rischio ai fini della diffusione del
contagio e creano un pericolo diretto a tutti gli Operatori Sanitari.   Sono inoltre gli unici aspetti contro cui è possibile ricorrere.
Ancora oggi ci vengono segnalate carenze nella disponibilità dei D.P.I. cui i Colleghi sono costretti a rimediare con soluzioni
estemporanee.  

Adesso nella Lombardia sembra (confermato dall'Assessore Gallera - vedi immagine) che non possano essere più assistiti negli
Ospedali i pazienti anziani, per mantenere i pochi posti letto disponibili per pazienti più giovani. 
Siamo alla barbarie.

Nel sito trovate anche la lettera che abbiamo fatto predisporre in fac-simile dal nostro Studio Legale di riferimento in due versioni.
La prima è consigliata qualora foste comandati in urgenza a prestare servizio in Area funzionale diversa,
la seconda qualora foste comandati a prestare servizio in Struttura non adeguata ai criteri indicati nel Comma 4 dell'Art. 2 del
citato D. L.

La responsabilità degli Atti Medici che sareste costretti a compiere in Area funzionale diversa, ricadrà in misura minore sulle
vostre spalle. 
Per quanto riguarda l'inadeguatezza della Struttura dove Vi venissee imposto di svolgere il vostro servizio, dovrete segnalarla
al Responsabile di quella Struttura, chiedendone l'adeguamento e declinando qualsiasi responsabilità derivante dal lavoro svolto
in tali condizioni, e con un numero ridotto delle persone dedicate rispetto alle necessità. 
In ogni caso il CoAS Medici è pronto a difenderVi in ogni Sede e Vi sollecita a tutelarvi legalmente in maniera adeguata, anche
eventualmente con le polizze di Tutela Legale (gratuita) approntate per gli Iscritti.