Intersindacale Lombardia

Lunedì 05 Marzo 2012 23:22
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 VOLETE  VOI  RIDURRE  DEL  10 % GLI  INCARICHI  DI  U.O.C.   E  DI  U.O.S.  ?

All'interno dell'Intersindacale Lombarda si è sviluppato un serrato dibattito sulla ventilata riduzione orizzontale e secca del 10% degli incarichi di U.O.C. e U.O.S. ---  Come potete percepire dalla lettura di tutte le mail che si sono scambiati i componenti dell'Intersindacale e che sono di seguito raccolte in ordine cronologico, il piccolo Co.A.S. ha sempre sostenuto e continua a sostenere che è meglio lottare e contrastare qualsiasi provvedimento riduttivo piuttosto che accondiscendere ad una semplice "voce di corridoio" pur di apparire ossequiosi verso L'Autorità.

 

Il 10/02/2012 il Dott. Antonio Bastone {F.A.S.S.I.D. area SIMeT (Co.A.S.)} ha scritto:

Egregio Dr. Bocca
 Mi spiace aver scoperto solo poche ore fa che l'ANAAO è d'accordo sul taglio in Lombardia del 10% delle S.C. e S.S. ( !! ??), contrariamente a quanto condiviso dallo stesso Sindacato, nel documento dell'Intersindacale del 16/12/11 , di cui facevo riferimento nella nostra nota.
Documentro, tra l' altro, elaborato, dal Dr. Paolo Levoni, affiliato all'ANAAO.
Ti rammento, nel caso lo avessi dimenticato, che l'Intersindacale, non è un soggetto Sindacale,  e che SOLO le  Sigle firmatarie del CCNL, hanno  il potere di negoziazione e le relative Prerogative Sindacali.
Avevo già scritto a tutti Voi, che non condividevo l'ultima versione dell'Intersindacale datata il 23/01/12, perché non condivido, affatto, questo clima di rassegnazione e sconfitta, per accontentarsi solo delle briciole, e delle piccole ed insignificanti modifiche da parte della Regione, nella fase applicativa.
Dopo tutto,  abbiamo chiesto solo di togliere la riduzione del 10%, a fronte di tante altre cose negative espresse nella stessa Delibera Regionale.
Se tu ritieni che il sottoscritto possa "rompere l'armonia ..", vai pure per la tua strada, perché questa cosiddetta "armonia" oltre a farmi dormire, ogni tanto mi dà anche  la nausea.
Cordiali Saluti
Antonio Bastone

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Il Dottor Massimo Bocca nello stesso giorno rispondeva :

Ai Componenti Intersindacale

Carissimi, ho appena terminato di leggere la mail del Dott. Bastone che mi lascia molto perplesso e irritato quando leggo “…condivisa anche dalla maggior parte degli altri sindacati…”.

L’Intersindacale da sempre condivide i documenti mandati alle Istituzioni e la sigla che non è d’accordo viene esclusa.

Mi sembra assurda una tale presa di posizione della FASSID dopo la riunione dell’8.02.2012 che ci ha portato ad un accordo con la Direzione Generale che invierà una nota esplicativa a tutti i Direttori Generali.

Gradirei conoscere il Vostro parere anche se mi sembra necessaria una presa di posizione dell’Intersindacale per non rompere l’armonia che da sempre è stata la nostra forza per molti anni, soprattutto in considerazione del fatto di aver sempre ottenuto un confronto con la DG Sanità.

Fatemi sapere al più presto, un caro saluto.

Massimo Bocca

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Il Dr. A. Vergallo – riportando in neretto un testo del Dottor Bastone -
Vi propongo, di essere più stringente e stigmatizzante, sulla decisione, unilaterale da parte della Regione, di tagliare il 10% dei posti di S.C e S.S.
Tale decisione, tra l'altro, non è prevista dal Patto per la Salute 2010-2012, in quanto la Regione Lombardia non è soggetta al piano di rientro, come già ribadito dal nostro precedente documento.

aggiungeva : Tale evoluzione di pensiero,  per quanto legittima in sé, non può pretendere che sia stata di TUTTI, né tantomeno che potesse essere avvenuta “ante litteram” nel documento dell'Intersindacale del 16/12/11.

Detto questo, spero di aver contribuito a chiarire quantomeno la mia posizione.

Cari saluti

A. Vergallo

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A questo punto un comunicato del Dott. Lucchina dell'Assessorato Regione Lombardia rinviava in maniera esplicita qualsiasi riduzione delle Unità Operative sia Semplici che Complesse alla fase applicativa del Patto per la Salute ancora da discutere e relativamente agli anni 2013 /2015.

Non crediamo assolutamente che la presa di posizione del Collega Antonio Bastone abbia potuto influenzare la formulazione della nota emessa dall'Assessorato alla Sanità della Lombardia, però ci farebbe piacere sapere che sia andata per davvero così.

In ogni modo ci sembra fondamentale che ogni associazione sindacale abbia la libertà e la possibilità di esprimere le proprie idee e che le altre Associazioni Sindacali ascoltino e rispettino queste idee; la pertinenza, la arguzia e la forza delle argomentazioni non sono obbligatoriamente proporzionalmente dipendenti dal numero di deleghe della singola Associazione.

L'Intersindacale quindi, anzi tutte le Assemblee che si riuniscono con valenza Intersindacale dovrebbero servire ad ascoltare tutte le opinioni e riuscire dopo ad esprimere una sintesi ragionata di queste idee.

Questa volta nell'Intersindacale Lombarda non è successo, però forse il risultato positivo è stato raggiunto grazie alla caparbietà di chi ha avuto l'ardire di protestare in solitario. E di questo bisogna tenerne conto in tutte le Intersindacali che si riuniscono in tutta Italia.

Gli insegnamenti devono essere quindi due :

  1. per tutti i sindacalisti, quello di parlare per trovare la giusta sintesi da portare avanti con forza tutti insieme;

  2. per i Medici che lavorano, quello di guardarsi bene attorno e scegliere quel sindacato che non ceda alle lusinghe del potere.

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Quindi dobbiamo riportare il Protocollo 41/2012/0004941   della Regione Lombardia

che a firma del Dott. Carlo Lucchina, in data 14/02/2012 recita quanto segue :

                                                                                                                   Ai Direttori Generali

                                                                                                                        Loro Sedi

Oggetto : Indicazioni relative all'applicazione della d.g.r. 6.12.2011 n. IX/2633 " Determinazioniin ordine alla gestione del servizio socio sanitario regionale per l'esercizio 2012" (Allegato 2) - Riduzione Strutture Semplici e Complesse.

Con riferimento alla previsione della riduzione delle Strutture Semplici e Complesse in misura pari al 10 % rispetto al numero delle Strutture attivate alla data del 31 dicembre 2011, contenuta nell'allegato 2 "Il quadro del sistema per l'anno 2012" alla DGR n. IX/2633 del 6 dicembre 2011 e nella circolare applicativa ns. prot. n. H1.2011.0037249 del 20 dicembre u.s., si rappresenta quanto segue.

Le predette riduzioni saranno vincolate alle disposizioni regionali conseguenti all'approvazione del Patto per la Salute 2013 - 2015, in via di prossima definizione.

In attesa degli indirizzi di cui sopra, le proposte di modifica degli assetti organizzativi potranno essere effettuate nel rispetto delle Linee Guida Regionali approvate con la DGR n. VII/14049/2003, aggiornate dalla DGR n. VIII/7289/2008.

Cordiali saluti.

                                                  Carlo Lucchina

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Non vedo come possiamo incidere su una Delibera già approvata è stata intesa (credo non solo da me) come molto chiara.

Pur avendo io stesso proposto all'epoca una versione più "aggressiva" dell'elaborato di Levoni poi inviato il 16/12/2011 (la mia versione per inciso non era passata, con mia grande delusione, come da me approfondito telefonicamente con M. Bocca in tempo reale), mi ci ero adeguato per non rompere il fronte intersindacale.

A parte questo, che attiene più in generale al nostro ruolo, il quale ruolo bisogna a mio avviso rafforzare da subito, né l'elaborato di Levoni né il mio ponevano una questione di inaccettabilità del taglio del 10%.
Piuttosto, con toni diversi, sollevavano altre 2 questioni: CRITERI e METODI.


far qualcosa sulla fase applicativa

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è esattamente quanto si è coerentemente cercato di fare, sin dai successivi incontri intersindacali, anche attraverso la nota intersindacale del 23/01/2012, e fino all'incontro regionale, direi con un apprezzabile risultato proprio nella fase applicativa, come assicurato dalla DGS.

Oltretutto, come A. Bastone sa bene, addirittura in precedenza, coerentemente sui criteri e sui metodi, in occasione di un incontro al S. Carlo, personalmente avevo trovato il modo di esplicitare ancor meglio il mio personale pensiero in merito alla stortura rappresentata dal significato applicativo (da sempre) delle SS.

Nel frattempo, A. Bastone aveva modificato l'espressione del suo pensiero espresso via email il 16/12/2011, contestando (legittimamente, quanto legittima è l'evoluzione di ciascuno) la nota del 23/01/2012 attraverso un'email del 20/01/2012, sottoriportata in grassetto corsivo: Non abbiamo obiezioni sull'elaborato di Paolo Levoni, di cui lo ringrazio molto.
Mi sembra che l'aspetto più eclatante, che incide sulla progressione  delle carriere dei Medici e Dirigenti sanitari, sia il taglio del 10% delle SC e SS.
Non vedo come possiamo incidere su una Delibera già approvata ! Capisco anche,  che si speri di far qualcosa sulla fase applicativa.
Cordialità
Antonio Bastone

 Carissimi

Rispondo all'invito di Bocca
"Gradirei conoscere il Vostro parere anche se mi sembra necessaria una presa di posizione dell’Intersindacale per non rompere l’armonia che da sempre è stata la nostra forza per molti anni, soprattutto in considerazione del fatto di aver sempre ottenuto un confronto con la DG Sanità."
A mio parere occorre riportare i toni e il significato delle affermazioni a un livello corretto.

Vi chiedo perciò la pazienza di leggere tutto quanto di seguito.

Come tutti sapete, ho sempre apprezzato la competenza tecnica di A. Bastone, al quale confermo nel merito la mia stima.

Tuttavia, credo che nelle occasioni di confronto, di livello intersindacale o (soprattutto) regionale, non solo la competenza tecnica, ma anche e soprattutto la chiarezza di intenti e di affermazioni debbano essere strumentali alla trattativa.

Quanto alla competenza di Bastone mi sono già espresso.
Quanto alla chiarezza di tutti (compresa quella di Bastone, ed evidentemente anche la mia), riporto di seguito in grassetto corsivo la sua email del 16 dicembre 2011.

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Caro Vergallo
Ti ringrazio per la tua pacata riflessione e soprattutto, perché,  sia stato, per il momento, l'unico Responsabile Regionale, che ha avuto il coraggio di aprire il dibattito, per via e-mail.
Vorrei però, ulteriormente chiarire, quello che è successo fin  dal primo  momento che il Dr. Lucchina ha presentato ai Sindacati Regionali i contenuti della Delibera delle Regole di Sistema 2012.
Successivamente alla prima riunione con la Regione, nessuno dei Sindacati Regionali ha avuto il "coraggio", di chiedere alla Regione di poter effettuare la così detta Concertazione, in merito ai contenuti, presentati.
In questa mancanza di coraggio mi ci metto anch'io, “mea culpa”.
E' doveroso da parte tua e di tutti gli altri Sindacalisti, che leggono queste poche note, porsi la motivazione del perché di questa mancanza di coraggio.
Secondo il mio modestissimo parere, la risposta si trova, nello scritto di Bocca e nella mia nota di risposta allo stesso,  che ritroverete, ancora, insieme a questa e-mail.
Nella nota dell'Intersindacale del 16/12/11, era abbastanza implicito la contrarietà di tutte le Sigle firmatarie, sul taglio del 10% delle SC e SS ; successivamente nel documento del 23/01/12, c'è stata un cambio di direzione e si è puntato sulla richiesta di attutire il colpo, infatti il sottoscritto non era d'accordo sul quel documento e neanche tu.
E' lapalissiano, che solo gli "imbecilli non cambiano mai idea", ma il sottoscritto non ha mai cambiato idea nel merito della questione, ha cambiato atteggiamento nei confronti dell'attuale "intersindacale regionale". Come si può accettare che a livello Aziendale, si chiede la Concertazione, ed io stesso la chiedo quando la ritengo opportuna,  ed in Regione non si può osare ??!!!
Non mi dilungo oltre, perché il tema in questione è ormai abbastanza chiaro.
Sono disponibile ad un confronto diretto con tutti i Colleghi Regionali, con buona pace del Dr. Bocca, con il quale non c'è niente di personale.
Cordialità
Antonio Bastone

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Il 15/02/2012 17.32, Dr. Gian Carlo Battaglia FVM (SMI - SIVeMP) ha scritto:

Cari colleghi, 
sulla qualità delle relazioni fra intersindacale e regione non mi dilungo, ne abbiamo parlato più volte.
Mi limito a dire che sono la risultante della forza della controparte e della nostra debolezza che mi pare fin troppo appalesata anche negli intercorsi recenti scambi di mail.
Nel merito:
a me risulta che il taglio del 10% sia una misura non espressamente prevista nenche per le regioni con piani di rientro ma che per tutte valga quanto previsto nell'allegato Patto della salute a pag. 17, che mi pare ripreso dalle Regole di sistema 2012 ( peraltro mi risulta che il citato Comitato LEA non abbia ancora ufficializzato lo standard di riferimento richiamato anche nelle Regole SSR 2012).
E' chiaro che la regione ha individuato tale misura per il contenimento della spesa che, dobbiamo ricordarlo, non abbiamo rifiutato a livello di "sistema" e quindi benvenga il concordato "fermo" in attesa del nuovo Patto della Salute.
A mio parere la nostra unità è un valore da preservare. 
Con questo non voglio dire che non siano possibili posizioni, iniziative autonome ma queste penso sia opportuno si esprimano a rinforzo o non in contrasto con la linea, le posizioni assunte in maniera condivisa.
Nello specifico mi sarebbe parso corretto proporre una nuova valutazione dell'Intersindacale della questione "10%" e solo successivamente esprimere una nuova posizione condivisa o, in caso di mancanza di sintesi, anche  autonoma,  ma preventivamente annunciata ai componenti dell'Intersindacale.
Oltretutto il concordato "fermo" ci dava e ci da tempo.
Troviamoci e parliamone con spirito costruttivo.
Un caro saluto a tutti.
 
Gian Carlo Battaglia

Il 15/02/2012 risponde il Collega Paolo Levoni

Caro Giancarlo
mi pare di potere affermare che condivido tutto quanto hai puntualmente analizzato, ad una condizione, le posizioni ancorché diverse vanno esplicitate in sede di confronto intersindacale, non scavalcando tutto scrivendo direttamente alla controparte.
 Ciao a tutti

Paolo Levoni

 

Inviato: venerdì 16 dicembre 2011 14:44

Oggetto: OSSERVAZIONI ALLA DELIBERA REGOLE SISTEMA 2012 - Testo definitivo

Ai Componenti Intersindacale

Carissimi,
vi invio il testo definitivo modificato da “più mani” che mi sembra equilibrato ma preciso nei contenuti che ho inviato a nome di tutti in data odierna sia alla Direzione Generale che al Presidente della III Commissione Sanità perché lunedì o al più tardi martedì molto probabilmente la Direzione Generale Sanità invierà una circolare applicativa della Delibera a tutte le Direzioni Generali.

Un caro saluto.
Massimo Bocca
Da: Bergonzi Arturo
Inviato: ven 16/12/2011 16.44

Oggetto: R: OSSERVAZIONI ALLA DELIBERA REGOLE SISTEMA 2012 - Testo definitivo

Bene

Anche se , in alcuni passaggi, preferivo la versione precedente.
Ad esempio avrei preferito il mantenimento del capoverso che indicava più esplicitamente che non vanno fatti tagli lineari nella riduzione del 10 % (intesa complessivamente).

Riconfermo che dobbiamo comunque strutturare ed organizzare, possibilmente unitariamente, la nostra opposizione alla riduzione delle SC e SS a livello regionale e locale, ad esempio criticando pubblicamente i primi casi che verranno decisi, di chiusura di SS.CC. e SS.SS.
Con l'obiettivo di ottenere una riduzione "complessiva" ben inferiore al 10 %.

cordiali saluti

Arturo Bergonzi

 

Caro Gian Carlo (Battaglia)

Mi preme darti alcune risposte, in anticipo, alla prossima Intersindacale Regionale.

Se il COAS MD, all'interno della FASSID, e SOLO, in nome e per conto di tale sigla all'interno dell'area SIMeT della FASSID, ha preso la precedente posizione nei confronti della Regione, rompendo "l'armonia dell'intersindacale", le ha prese a ragion veduta; evidentemente ci sono  delle precise e chiare  motivazioni.

Motivazioni che saranno esposte verbalmente nella prossima riunione.

Ti posso solo anticipare una delle tante di queste motivazioni:

il Responsabile della Parte Pubblica Regionale, si è arrogato il diritto di presenziare solo per alcuni minuti alle  Riunioni Regionali, o addirittura non venire affatto, senza avvisare, o perlomeno  avvisare solo alcuni ...!

Conosciamo benissimo il motivo di tale atteggiamento, ti va bene così ? a noi no! e neanche ad altri Sindacati Regionali.

Sono contento che sia tu,  che Vergallo, abbiate uno "spirito costruttivo", nella soluzione del problema posto dal mio Sindacato.

Pertanto aspetto la data di tale riunione.

Cari saluti

Antonio Bastone

 

Lunedì 20 febbraio 2012

Arturo Bergonzi

Cisl Medici Lombardia, ha scritto :

 

Mi scuso di non avere potuto rispondere subito in merito alle note dei colleghi  Bastone e Bocca.

1)  prima osservazione
Anche io ho fatto presente che avrei preferito fosse inviata la prima versione della lettera rispetto alla definitiva, perchè era più netta nella critica al taglio del 10 % e più vicina quindi alle posizioni della Cisl Medici.ed indicavo una possibile ulteriore presa di posizione possibilmente unitaria (vedi al riguardo una delle mie mail sotto riportata)
Ovviamente ho rispettato la decisione finale, perchè ritengo sia stata frutto della sintesi delle diverse posizioni e la mia osservazione sarà risultata minoritaria.
E' la logica di quando si  lavora in gruppo e con  diverse individualità e linee di pensiero.

2) seconda osservazione
L'intervento di Bastone e quanto ho riportato come mia prima osservazione aprono però evidentemente e necesssariamente ad un secondo aspetto, che diventa il centro del problema: l'intersindacale medica lombarda.
Lo ha colto giustamente anche Battaglia con la chiosa di Levoni.

Ho partecipato alcuni anni fa, in maniera assolutamente convinta alla nascita ed alla crescita dell'intersindacale lombarda, dando tutto il mio sostegno allo sforzo catalizzatore di Bocca (ruolo che più volte pubblicamente gli ho con piacere riconosciuto).

Fare procedere le istanze sindacali mediche . in Lombardia,  attraverso questo strumento è diventato progressivamente un fatto acquisito e "la normalità" del nostro modo di presentarci con la controparte.
Per quanto riguarda il mio sindacato.  l'ho posto come un impegno del precedente congresso della Cisl medici Lombardia.

Soprattutto nella fase iniziale, affrontare il rapporto con la Regione in questo modo, ha certamente costituito una "novità" per l'assessorato e lo ha obiettivamente obbligato ad un cambio di approcio e successivamente di strategia
Ha dovuto abbandonare o quanto meno,  non ha potuto applicare a tappeto la massima latina "divide et impera" antico metodo che nel campo del sindacalimo medico ha dato sempre risultati notevoli alla nostra controparte.

Nel corso di questi ultimi anni i vari governi nazionali e regionali non sono rimasti a guardare e , complici
a) il progressivo cambio di atteggiamento dell'opinione pubblica, sempre più ostile nei confronti dei medici,
b) l'avanzare ed inasprirsi della congiuntura economica,
c) i cambiamenti negli schieramenti politici
d) i cambiamenti sociali,
hanno indebolito i sindacati medici anche in termini di ruoli contrattualmente garantiti.

Procedere assieme quindi, più che una strategia voluta e scelta per obbligare la controparte a cedere e accettare le nostre posizioni, è diventata, nei fatti, una strada obbligata  con un evidente carattere difensivo.

Capisco in questo senso la reazione di Bocca che , anche perchè ha vissuto dall'origine questa realtà intersindacale, rivendica la necessità di non delegittimarla..
Forse, se interpreto correttamente il Suo pensiero, c'è la forte preoccupazione che, se viene meno questo strumento, non ci siano alternative valide già pronte, con conseguente ulteriore indebolimento del fronte sindacale.  Pensiero che comunque è il mio.

Posto questo punto fermo, penso si debba comunque confrontarsi con la parte, che "rivela un malessere",  della provocazione di Bastone, e si debba necessariamente pensare e provare anche altre soluzioni che io vedrei però "non alterative" ma "integrative"
Ciò perchè dobbiamo riconoscere che la controparte ha ormai sviluppato validi anticorpi nei confronti dell'"intersindacale così consolidata".

Ipotizzo:
1) decidere di dare, ad esempio, maggiore spazio alle posizioni più critiche, in modo che nella esposizione della linea scelta come sintesi, venga comunque presentata anche la posizione che, argomento per argomento, risulta   più critica.
Tutti i sindacati si sentirebbero più rappresentati e maggiormente parte dell'"insieme" sfavorendo in questo modo l'abbandono o il disimpegno di alcune sigle nei confronti dell'intersindacale.
2) Rinegoziare  e ridefinire il valore dell'intersindacale lombarda e la volontà di tutti i sindacati medici di considerarla un riferimento nello sviluppo delle singole strategie

Posto quanto sopra, personalmente mi sono però convinto, in questa fase assolutamente difficile, che, in ogni caso. ogni sindacato debba sviluppare al massimo la propria attività, le proprie iniziative, i propri contatti e riferimenti, per dare il proprio peculiare contributo alla tutela dell'attività e del ruolo medico.
Atteggiamento attivo, per ridurre un possibile atteggiamento di "adagiamento" che ci sta prendendo, dietro la copertura di attendere la posizione dell'intersindacale.

Sperando di avere dato un contributo alla discussione porgo i più cordiali saluti

 Arturo Bergonzi
Cisl Medici Lombardia
Il 21/02/2012 15.58, Ribera Sonia (Segretaria CGIL Medici Lombardia) ha scritto:
 
Cari colleghi,

a mia volta vi chiedo di scusarmi per la mancanza di tempestività nell'offrire un contributo personale al confronto che si sta sviluppando tra le differenti sigle sindacali.

Il mio ingresso nell'intersindacale è recente però la modalità di lavoro che vede la coesione di differenti sigle sindacali (seppur così diverse per struttura e ruolo che rivestono nel panorama sindacale), nell'intento di acquisire una reale forza contrattuale rispetto la controparte, è una prassi che tutti abbiamo sperimentato anche nella contrattazione aziendale.

Probabilmente  la necessità di fronteggiare un interlocutore così poco sensibile al confronto con le componenti sociali, come è sicuramente la Direzione Generale Sanità espressione di una scelta politica della Giunta Regionale, ha favorito il superamento di conflitti storici (che peraltro io ho solo sentito raccontare) e di visioni differenti per coagularsi sugli obbiettivi condivisi. Considerato il contesto politico e sociale, che non favorisce neanche il nostro ruolo di rappresentanza, non è difficile identificare i temi prioritari sui quali focalizzare l’azione sindacale.

Per queste ragioni ritengo che costruire un fronte il più possibile unitario sia comunque un valore, a prescindere dalle alternative.

Più complesso è trovare un accordo sulle strategie ed è indubbio che facciamo fatica ad essere incisivi.

L’incontro dell’8 febbraio mi ha indotto ad alcune riflessioni, sia sul metodo sia sul contenuto delle relazioni sindacali della DGS, che vorrei condividere con voi in aggiunta a quanto fino ad ora è stato scritto.

Chiedo pertanto a Massimo, unendomi a quanti mi hanno preceduta, di proporre una data a breve per incontrarci.

Cordialmente vi saluto

Sonia Ribera  Segretaria CGIL Medici Lombardia
22/02/2012.
Credo anch’io sia necessario un momento di confronto che superi la frammentazione che nasce dalle comunicazioni a mezzo posta elettronica
  ciao a tutti
Paolo Levoni

Legnano 24/02/2012.

Non mi tiro indietro ed esprimo un parere sull'argomento di attualità tra i sindacati lombardi : ma solo per poche righe!

Concordo sull'opportunità di un incontro per discutere con calma la/le questioni ma senza urgenza in modo da  far decantare ulteriormente il tutto! Certo, in un periodo come questo dove le vicende romane (il caso del segretario regionale Anaao del Lazio, i Pr.Socc. capitolini ed altro) catturano l'attenzione dell'opinione pubblica non ritengo necessario contribuire anche noi ad alimentare il calderone con altre questioni  difficilmente comprensibili ai più e facilmente strumentalizzabili.

Parliamone ...sussurrando... consapevoli che l'Intersindacale rimane l'unica prospettiva realisticamente utile anche se difficilmente praticabile in molte occasioni (molti preferiscono comportamenti che prevedano  relazioni riservate con le istituzioni  su molti temi di interesse comune!).

Concludo dicendo che sono anche io fortemente infastidito dal disinvolto approccio del nostro direttore generale sanità lombardo che nell'ultimo periodo troppo frequentemente fa delle veloci apparizioni e senza la giusta attenzione per tutte le OO.SS.

saluti

dlatella,legnano

 

Dott. Demetrio Latella
Presidente Regionale ANPO-ASCOTI-FIALS MEDICI Lombardia