Sanità difficile 15 ottobre 2019

Martedì 15 Ottobre 2019 15:44
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15 ottobre 2019

ROMA : Aggressione a Medico ed Infermiera di un'ambulanza del 118.

VENETO : Le richieste di visita sono troppe ?  Si inventa la "lista di galleggiamento".

ROMA:
AGGRESSIONE A MEDICO E INFERMIERA DEL 118.
COAS MEDICI: SOLIDARIETA' PER IL PERSONALE AGGREDITO.
SERVONO PIU' RISORSE

 

"Esprimiamo piena solidarietà nei confronti del medico e dell'infermiera
del 118 aggrediti la scorsa notte a Roma. E' l'ennesimo episodio di
violenza nei confronti di operatori sanitari. Crediamo che solo un maggior
numero di risorse possa ridurre questi episodi per numero e gravità".

VENETO:
Nelle ULSS le LISTE D'ATTESA per visite specialistiche
sono ormai sature.
Ecco che il S.S.Regionale Veneto inventa le Liste di
"galleggiamento".
Dal CUP i pazienti vengono dirottati alle "segreterie"
dei Reparti che dovranno trovare un posto a questi
pazienti.

COSI'  GLI  ORGANI  DI  STAMPA :   Messaggero 16-10-2019 - - - - - Corsera 16-10-2019 - - - -  https://www.linkedin.com/posts/
1) Pazienti Galleggianti 2) Aggressione in Ambulanza 1 3) Aggressione in Ambulanza 2 4) Aggressione in Ambulanza 3

"Naturalmente," specifica il CoAS Medici,  "Trattandosi di un caso
psichiatrico, non si può colpevolizzare la paziente, che non è responsabile
del proprio comportamento. I pazienti psichiatrici, in fase di scompenso,
sono difficili da gestire per imprevedibilità del comportamento: non è
insolito che episodi del genere si verifichino nei reparti di ricovero.
In questo caso solo maggiori risorse e protezioni per i medici coinvolti
in un così delicato settore potranno ridurre i danni".

 

"Se però fosse un paziente responsabile e consapevole ad aggredire un
operatore sanitario, è bene che le normative penali facciano la loro parte."

Sono ormai numerosissimi i pazienti "galleggianti" nelle
ULSS Venete; quando le "agende" sono sature di
prenotazioni, i nuovi pazienti vengono inseriti in liste
d'attesa esterne a quelle ufficiali, ormai sature.

"Sarà la segreteria dei reparti ospedalieri che si dovrà
far carico di reperire uno spazio temporale per la visita
specialistica. Il paziente viene inviato dal CUP con
l'impegnativa nella segreteria del reparto, questa, pur
non essendo stata progettata per questa funzione in
risorse umane e strumentali,  dovrà farsi carico di
questi nominativi e tenerli in 'galleggiamento', cercando
di trovare delle possibilità in base alla priorità data dal
medico di base."

Spesso il paziente non ha idea di quando sarà visitato.
Così, nel momento in cui si riesce a trovare uno spazio,
ad aprire l'ambulatorio qualche pomeriggio in più, o
allungare l'orario delle visite, si cerca di inserire questi
pazienti in base alle priorità che hanno.
Questo provoca molte tensioni da parte degli Utenti, che
possono venire chiamati alla visita da un momento all'altro."

"In questo modo è il reparto che deve dare una risposta al
problema delle lunghe liste d'attesa, liberando il CUP
dall'impegno per il quale è stato costituito. In sostanza, è
un 'arrangiatevi a trovare una soluzione da soli, in quanto
Voi siete i responsabili finali'.
Da tempo sosteniamo che servirebbero soluzioni di respiro
nazionale con impegno di nuove risorse.