Liberalizzazioni Costrizioni

Domenica 11 Marzo 2012 21:49
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Liberalizzazioni   e   Costrizioni

Come in tutti i processi naturali, ad ogni azione corrisponde una azione uguale contraria : Le Compagnie di Assicurazione aumenteranno i premi. Il Co.A.S. sta preparando una polizza per gli Iscritti.

Ed ecco che nell'ambito del decreto sulle liberalizzazioni viene d'improvviso normato il dovere del professionista di dotarsi di una copertura di Responsabilità Civile Professionale per poter esercitare quella attività di cui son beneficiari Altri soggetti, già titolari di una Assicurazione contro le Malattie. Per i Medici Dipendenti, che dovrebbero essere assicurati da chi trae vantaggio dal loro lavoro – leggasi Aziende Locali

o Ospedaliere – il concetto viene dicotomizzato in colpa lieve e colpa grave. Già nell'uso di questa terminologia sembra insito una sorta di mistificazione; infatti la distinzione tra colpa lieve e colpa grave non è facile perché non corrisponde al significato che abitualmente diamo a questi due termini.  "Colpa lieve" significa che la colpa è individuabile genericamente in una organizzazione imperfetta (delle Aziende), mentre "colpa grave" significa che è stata ravvisata – al termine di accertamenti legali – una colpa diretta del professionista che ha condotto l'atto terapeutico. Quando è accertata una colpa grave professionale – e che questo avvenga è ormai la regola – il medico interessato si trova immerso in un clima che ne annienta la personalità, la vita pubblica e privata. Subentra solitamente nel professionista una grande amarezza che ne inficia notevolmente la capacità di reagire e, se mai ci fosse bisogno di ricordarlo, al resto ci pensa la Magistratura con tempi biblici che fiaccano qualsiasi resistenza psicologica e morale.

Ho visto – e vedo – esperti e capaci Colleghi ridursi a professionisti abulici,  disinteressati al lavoro, intolleranti verso i pazienti, timorosi dell'urgenza, etc.  La sfiducia nella magistratura, e nei colleghi che svolgevano il loro ufficio di Consulenti Tecnici per conto del magistrato, associata a lunghi anni di notizie contradditorie e martellanti è stata spesso capace di fiaccare qualsiasi volontà positiva.

La polizza di R.C.P. non era fino ad oggi obbligatoria, ma se l'obbligatorietà è sicuramente da ritenersi un fatto concettualmente positivo essa determina tre conseguenze decisamente negative :

Viene quindi da chiedersi se questi Professori universitari di Economia e Politiche del Lavoro siano davvero persone così esperte da saper con precisione quello che stanno facendo e le conseguenze delle loro leggi; oppure sono anch'essi convinti che colpire i medici dipendenti può essere davvero utile e senza conseguenze. Acclarato ormai che i medici hanno guadagnato e guadagnano ancora molto (?), li si può colpire facilmente in quanto divisi in specialità l'un contro l'altra armate e facili da colpire con scandali pilotati da giornali e televisione.

Ben più forte la categoria dei Medici di base che, forti di una folta rappresentanza di loro in Parlamento, sta pilotando l'arrembaggio a più ricche elargizioni in cambio di ambulatori aperti per più ore e di ipotetiche associazioni tra medici che, dichiarate sulla carta, serviranno a convogliare su di loro altri stanziamenti cui non farà seguito alcun miglioramento delle prestazioni in quanto NON_CONTROLLABILI !

Saranno quindi i soliti Medici Dirigenti Dipendenti che arroccati nella loro trincea ospedaliera dovranno correre per 12 ore a turno di guardia per cercare di sostenere l'urto della popolazione che, avendo ormai imparato ad evitare medici di base e interlocutorie visite poliambulatoriali, continuerà a recarsi nei Pronto Soccorso nella speranza di un esame immediato o di un ricovero.

Ma questo è un argomento così importante che lo prenderemo in esame in uno dei prossimi giorni.

 

 A. G.