Co.A.S. Medici Dirigenti

Associazione di medici dipendenti ospedalieri Organizzazione di categoria di Medici Ospedalieri Dipendenti dal S.S.N.

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Professioni Sanitarie

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Nuova definizione dei profili professionali sanitari.

Ecco cosa fanno i nostri politici !

E' appena di qualche giorno fa la notizia dell'ACCORDO SANCITO tra il Governo, le Regioni e le Provincie autonome di Trento e di Bolzano, recante ridefinizione implementazione e approfondimento delle competenze e delle responsabilità professionali dell'infermiere e dell'infermiere pediatrico.

A leggere quest'accordo che non definisce assolutamente niente e sembra solo indicare delle linee future di sviluppo di un discorso, senza prendere alcuna determinazione sul merito, viene immediatamente in mente che in un momento così grave per l'economia vorremo vedere dibattere ben altri temi ed in ogni caso che si arrivasse a determinazioni incisive e significative.

Da parte dei nostri strapagati politici vorremo vedere indicazioni precise su :

  • Definizione di tetti per quelle pensioni esorbitanti l'umana comprensione;

  • Limitazione della rieleggibilità dei politici allo stesso livello istituzionale;

  • Sancire la non rieleggibilità per chi è stato condannato in primo grado o ha procedimenti giudiziari in corso;

  • Ridurre le spese della politica dimezzando il numero dei parlamentari;

  • Eliminazione dei Consigli provinciali diventati la quint'essenza dell'inutile;

  • Eliminazione dei privilegi dei parlamentari nel campo sanitario e nel trasporto;

  • Stabilire per legge un tetto massimo per le spese della macchina amministrativa dello Stato.

Ed invece vediamo che una Commissione (quale ?. dal documento non si capisce neppure questo!) composta da rappresentanti del Governo e delle Regioni passa il suo tempo a discutere di :

sviluppo delle competenze e delle responsabilità professionali dell'infermiere, al fine di favorirne l'approfondimento nonché l'attribuzione di ulteriori funzioni avanzate, in connessione con gli obiettivi di prevenzione, cura, assistenza e riabilitazione, previsti dalla programmazione sanitaria nazionale e regionale, anche a seguito di ulteriore formazione complementare e specialistica.”.

Come ben capite dalla frase scritta in corsivo, la Commissione suddetta ha passato una mattina a discutere di niente ed ha emanato un testo di bozza di accordo i cui fini ultimi sembrerebbero due :

  1. Tacitare le pressioni della base infermieristica tramite la creazione di una sensazione di voler andare incontro alle sollecitazioni provenienti da quel livello, sempre più aggressive negli ultimi anni, per conseguire gratificazioni stipendiali richieste e giustificate da un supposto aumento del livello della qualità professionale in relazione all'attuale periodo di formazione universitario;

  2. Riduzione futura delle spese del S.S.N. tramite una riclassificazione di alcune aree della sanità fino ad affidare molti degli aspetti di cura ad infermieri che, per l'attuale impostazione del loro corso di laurea, non conoscono e non possono neppure andare a studiare quegli aspetti di fisiopatologia la cui comprensione è l'unica a differenziare in modo netto il medico dal personale esecutivo.

 

In definitiva è un primo sostanziale attacco alla professione medica, a quei medici rei di continuare a saper vedere e discutere gli strafalcioni dei politici.

Tutto ciò nell'ipotesi di conseguire tra numerosi anni un ipotetico risparmio determinato dall'avere in servizio dei quasi medici ad un costo minore di un vero medico, ma sicuramente a discapito della giusta e necessaria qualità a favore di un risparmio tutto da dimostrare.

Così si va solo ad affossare un già scricchiolante S.S.N.

 

A. G.