Co.A.S. Medici Dirigenti

Associazione di medici dipendenti ospedalieri Organizzazione di categoria di Medici Ospedalieri Dipendenti dal S.S.N.

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Ricorsi per Ammissione in Medicina

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PREANNUNCIATE  DECINE  DI  RICORSI

TEST DI MEDICINA,

CoAS Medici : NO ALL'ABOLIZIONE DEL NUMERO CHIUSO,

PROGRAMMAZIONE ATTENTA DI RISORSE E RIPENSARE I TEST

Per il sindacato CoAS Medici Dirigenti eliminare il numero chiuso degli accessi alle Facoltà di Medicina non è la soluzione ai problemi del Sistema Sanitario Nazionale, e neanche alle future difficoltà a reperire medici disponibili per il regolare turnover nei posti vacanti.

“È vero che 11568 posti disponibili sono insufficienti a compensare nell'immediato la crescente carenza, ma liberalizzare l'ingresso a tutti i 69mila aspiranti sarebbe dannoso al sistema Italia seppur in forma diversa”.

 

 

“L’università – secondo il CoAS – non è in grado di garantire ad un numero di persone così elevato né adeguata disponibilità didattica, né adeguata preparazione finale. L’Italia deve impedire lo spreco delle poche risorse disponibili, andando a creare per bieco populismo un numero di medici così elevato da dover gestire negli anni successivi l’opposto fenomeno della disoccupazione ed emigrazione medica conseguente”.

Sarà, piuttosto, necessario modificare la modalità d’accesso, ora inadeguata.

“I test a risposte multiple non garantiscono né la scelta dei candidati più dotati per quel genere di studi, né la correttezza procedurale delle prove, considerati i numerosi ricorsi degli anni scorsi e le sentenze della magistratura”.

“Non dimentichiamo che in Italia esiste già anche il problema della disoccupazione o sottoccupazione di medici abilitati che, non avendo trovato accesso ad una specializzazione, o non avendo conseguito la specializzazione conseguita in periodo di blocco del turnover, si trovano adesso nel gruppo dei 15mila ‘camici grigi’ a disposizione assoluta del mercato privato con conseguente crollo delle remunerazioni”.

“Riteniamo quindi che la proposta di revisione del solo numero di accessi alla facoltà sia assolutamente incongrua rispetto alla nostra idea che sia necessaria una attenta e adeguata programmazione di tutti i parametri di ingresso e uscita dal mercato del lavoro medico in Italia, sia per specialisti che per i medici di medicina generale”.

E' nostra speranza che la razionalizzazione del mercato del lavoro dei medici e del SSN diventi un punto cardine del programma del nuovo governo, nel modo più ampio possibile e con una visione comune di livello nazionale.