Co.A.S. Medici Dirigenti

Associazione di medici dipendenti ospedalieri Organizzazione di categoria di Medici Ospedalieri Dipendenti dal S.S.N.

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Liste d'Attesa in Sanita

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ATTENDERE   PREGO !

Non ci si deve meravigliare delle attese sempre più lunghe in

Sanità e della lievitazione dei costi per le famiglie.

I dati pubblicati nei giorni scorsi sui tempi d'attesa per essere 
sottoposti ad un esame o ad un intervento fotografano 
impietosamente il degrado sempre maggiore a cui sta andando
incontro il S.S.N.
Nato nel lontano 1978 per realizzare il dettato Costituzionale 
(Art. 32) e offrire un servizio universalistico, è andato incontro 
ad una progressiva diffusione nel territorio; la richiesta, in un
momento in cui . . . . . . . . . (continua)

 

non sembrava potesse verificarsi una crisi economica così grave, era indirizzata a poter disporre di un piccolo ospedale vicino a casa.
Questo indirizzo ha portato ad un progressivo aumento della spesa pubblica dovuto alla comparsa e diffusione di strumenti sempre più tecnologici d'alto costo, ad un aumento della richiesta di esami strettamente connessa con l'invecchiamento della popolazione e dell'aggiornamento delle linee-guida nella diagnosi e terapia di molte affezioni. Anche la regionalizzazione del Sistema Sanitario non ha aiutato nel ridurre la spesa, ma ha forse avuto un effetto esattamente opposto.

Con l'inizio della crisi economica ancora in corso, si è reso necessario un ridimensionamento della spesa di questo apparato, e si è fatto ricorso in sede centrale ai cosiddetti "tagli lineari" che, a livello regionale, sono andati fatalmente a colpire in modo diverso, spesso in modo indipendente dall'efficienza della struttura ridimensionata. A farne le spese sono stati i servizi i cui medici sono andati in quiescenza; a causa del blocco delle assunzioni imposto per legge, si è assistito ad un impoverimento delle potenzialità precedentemente acquisite. Il mantenimento in efficienza dei reparti non è stato frutto di una scelta ma della casualità anagrafica, eliminando interi reparti, ospedali, impedendo il passaggio dell'esperienza dai medici anziani a quelli più giovani. 
Inoltre per problemi connessi con il budget e il blocco del turn-over, nel "pubblico" si è assistito alla perdita di circa 12mila posti di lavoro medico (il 10 % circa), con immediata ripercussione sul numero delle prestazioni a disposizione degli Utenti. L'allungamento delle liste d'attesa è quindii una stretta conseguenza anche di questo fenomeno.

La discrepanza tra offerta di cure e assistenza medica da parte delle strutture pubbliche si è resa sempre più evidente in quanto alla riduzione dell'offerta è aumentata notevolmente la domanda, a causa anche della diffusione della cultura medica e dell'ingresso di una parte maggiore della popolazione in quell'età in cui si ha maggior bisogno del supporto medico. In questo spazio vuoto creato da questa dissociazione tra domanda e offerta di cure, si è progressivamente inserita e sviluppata l'offerta delle strutture private, molto più dinamiche nell'adattamento delle condizioni di quello che è diventato un mercato. Il "privato" può eliminare rapidamente un servizio che non genera utili, il "pubblico" è chiamato a mantenere efficiente un servizio di garanzia, soprattutto per l'emergenza/urgenza. 
Questa capacità del "privato" di adattarsi rapidamente alle richieste più varie degli Utenti, amplia sempre più la differenza di offerta rispetto al "pubblico".

Ma la situazione si andrà sempre più aggravando in quanto la miopia gestionale del sistema pubblico ha frenato l'inserimento negli Studi Universitari attraverso il "numero chiuso", tanto che nei prossimi anni mancherà un numero sufficiente di medici, sia specializzati per gli Ospedali, sia per la medicina generale. Per i posti di lavoro negli ospedali, dove possono essere assunti solo medici già specializzati, vi sono già gravi carenze per alcune specialità : ginecologia, ortopedia, chirurgia, radiologia, disertate sempre più dagli studenti per l'elevato numero di denunce a occuparsi di queste specialità. Attualmente vi sono in molti ospedali posti vacanti di queste discipline.

Nell'allungamento delle liste d'attesa per esami ed interventi hanno quindi un peso sempre maggiore gli errori gestionali non solo delle Aziende Ospedaliere ma anche della programmazione della preparazione degli specialisti.
Il ricorso a Specialisti privati o a visite in Libera professione intra-moenia determina un ulteriore costo per le famiglie italiane.