Co.A.S. Medici Dirigenti

Associazione di medici dipendenti ospedalieri Organizzazione di categoria di Medici Ospedalieri Dipendenti dal S.S.N.

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12 dicembre Sciopero Medici Ospedalieri

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AGGIORNAMENTO del 30/11/2017

PENSIONI e CCNL : COAS MEDICI ADERIAMO ALLA MOBILITAZIONE
DEL 12 DICEMBRE  INDETTA DALL'INTERSINDACALE MEDICA

“Il CoAS Medici Dirigenti invita i propri Iscritti e
simpatizzanti ad aderire alla mobilitazione proclamata
dall'Intersindacale Medica per il prossimo 12 dicembre
2017, in quanto sulle aspettative pensionistiche dei
Medici della dipendenza si sovrappongono due fattori
negativi :
il primo è quello che prevede la necessità del
compimento dei  67 anni per poter conseguire la
pensione,
il secondo è quello che

SUL  LAVORO  USURANTE FINO A  67  ANNI : "NON  SIAMO  MEDICI  DA  SOMA !!!"

non ha previsto l'inserimento dei Medici tra le figure professionali che potranno beneficiare della riduzione dell'età per
la quiescenza,
in quanto impiegati in un lavoro usurante”.

L'assenza di fondi per il rinnovo contrattuale certificata dall'atto di indirizzo per il rinnovo contrattuale per la Dirigenza Medica,
la infinita riproposizione del precariato "ad libitum" senza la definizione di una soluzione in tempi certi,
il blocco delle assunzioni con conseguente aumento dei carichi di lavoro per chi rimane in servizio,
la mancata adesione alle norme europee sull'orario di lavoro e le interpretazioni difformi da parte delle Regioni ed Aziende Ospedaliere,

il progressivo smantellamento del SSN a favore di prestazioni offerte dalla Sanità privata,

sono i motivi dello sciopero dei medici ospedalieri.


“Molti, troppi medici della dipendenza –
dichiara Alessandro Garau, segretario nazionale del CoAS Medici Dirigenti – sono quotidianamente impiegati nei Servizi che devono fronteggiare le urgenze dell'utenza su tutto il territorio e soddisfare le richieste degli Utenti che si presentano nei Pronto Soccorso.  Pretendere che questi Medici continuino ad affrontare lo stress connesso con turni continuativi di 12 ore, turni di reperibilità anche nelle giornate di riposo, chiamate notturne non considerate orario di servizio, fino alla ragguardevole età di 67 anni, è frutto di insensibilità e di incapacità a comprendere la fatica degli altri”.

“È ora – conclude Garau – che i Medici della dipendenza, in particolare i Medici impegnati nei Servizi di Urgenza-Emergenza riprendano a far conoscere il loro disagio e manifestare la loro voglia di essere sempre all'altezza di una professione particolarmente delicata in cui il risultato dipende spesso da fattori imponderabili, ma non può prescindere dalla miglior efficienza fisica”.