Co.A.S. Medici Dirigenti

Associazione di medici dipendenti ospedalieri Organizzazione di categoria di Medici Ospedalieri Dipendenti dal S.S.N.

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L'Asino di Buridano

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In tempi di grave crisi,

una Sanità negletta

diventa motivo di

ulteriore tensione.

A leggere le notizie di tipo sanitario in questo torrido fine-luglio sembra di scorgere un clima di guerra civile.

Sugli Organi di Stampa, rilanciate su Facebook, nelle chat personali e di varie organizzazioni, troviamo notizie sulla Sanità sempre più aggressive nei termini e negli obiettivi, i No-Vax incitano alla rivolta e promettono ritorsioni.

 


VACCINI :

Argomento sempre caldissimo. Nonostante la riduzione delle sanzioni per i genitori inadempienti e del numero dei vaccini obbligatori da 12 a 10, l'aggressività verbale dei No-Vax è in progressivo aumento. Continuano a rilanciare quotidianamente filmati privi di alcun valore scientifico e statistico, attribuendo a singoli casi un valore assoluto. L'esistenza di fatti di corruzione dei Medici da parte delle grosse aziende produttrici dei vaccini, è l'accusa più frequentemente rivolta verso tutti i Medici del SSN (senza distinguere tra i Dipendenti o i Convenzionati o tra gli acquirenti e gli utilizzatori); Chiedere di far firmare al medico vaccinatore una assunzione di responsabilità nei confronti di un eventuale danno che potesse essere attribuito al vaccino che sta per somministrare, è il consiglio più frequente che i "No-Vax" fanno "girare" in rete, attribuendo a questo modulo "fai da te" la capacità di far recedere il Governo dall'applicazione della Legge sui vaccini. Voglio precisare ai Colleghi che non sono tenuti a firmare alcuna liberatoria, ma possono prendere nota della persona che richiede la firma e non somministrare il vaccino in conseguenza di questo atteggiamento intimidatorio.

In ogni caso la Assicurazione Aziendale dovrebbe coprire del tutto un danno derivante da vaccino. Eventualmente sarà il genitore che non farà effettuare il vaccino al piccolo, quando il medico non firmerà la assunzione di responsabilità.

MICROCHIP nel CAMICE :

Viene segnalata a Genova la applicazione di un microchip ai camici. Il sospetto dei Medici genovesi è che questo microchip possa servire a monitorare il lavoro del medico e la sua presenza in servizio. Il microchip nel camice è una pratica in uso da numerosissimi anni da parte delle Agenzie di lavaggio industriale degli stessi, per la redistribuzione corretta degli stessi camici tra i reparti e i diversi ospedali. Con i sistemi di rilevamento attuali può essere un sistema di monitoraggio, ma - avviso i Colleghi – che, seppure vi fosse l'Ospedale disseminato di “lettori di chip”, non può essere assolutamente probatorio. Un camice può essere dimenticato dappertutto, può essere indossato da altra persona, può essere distrutto, può non essere indossato, etc. Non avrebbe in ogni caso valore probativo della presenza/assenza del dipendente, se non suffragato da "testimonianze" o da altri metodi di rilevamento.

ATTO di INDIRIZZO per la CONVENZIONATA

La nota di Aggiornamento all'Atto di Indirizzo della Medicina Convenzionata 2014-16, mantiene gli obiettivi deliberati dal Comitato di Settore nel 2014: quindi "Nessuna novità" sostanziale. Vengono solamente elencati i diversi problemi che attanagliano in modo sempre più stringente il SSN in Italia, ma non vengono affrontati alla radice. Il PNC (Piano Nazionale Cronicità) viene sfiorato senza indicare soluzioni attuabili; afferma di affrontare anche il problema del Volontariato che deve essere "valorizzato" (ma abbiamo visto che cosa è successo per gli Ambulatori di Strada a Roma); rinvia fondamentalmente la gestione del paziente alla "stesura dei PAI (Piani di Cura Personalizzati) " che - sulla carta - dovrebbe essere tra i compiti del MMG ma, sappiamo bene, che deve poi essere predisposto e avvallato da una Struttura Specialistica Ospedaliera , con aggravio della dipendenza di questi pazienti da parte dei Presidi Ospedalieri (Ricovero = PNC sicuro).

Anche la attuazione del Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale (PNPV) per il 2017-19, viene attribuita alla attività dei MMG (Medici di Medicina Generale) e P.L.S. (Pediatri di Libera Scelta); peraltro poi l'attività di queste figure professionali viene delimitata al semplice "raccordo con i servizi vaccinali delle Strutture Aziendali", prevedendo perfino una remunerazione aggiuntiva in relazione al numero di bambini vaccinati. Qua siamo davvero al paradosso che un professionista viene retribuito per le quantità di lavoro effettuato da altri professionisti suoi Colleghi.

Per quanto riguarda il Governo delle Liste d'attesa ed appropriatezza (PNGLA Piano Nazionale Gestione Liste d'Attesa) i MMG - sempre sulla carta - dovrebbero distinguere tra le "prime visite" e i "percorsi di follow-up" i base alle normative vigenti. Esprimiamo grande perplessità sulla possibilità per i MMG di agire su queste due motivazioni di accesso dei pazienti all'ospedalità.
Analoga perplessità esprimiamo sul capitolo successivo: "Contrasto agli accessi impropri ai servizi di Pronto Soccorso". Forse chi legifera e chi ha scritto questo Atto di Indirizzo non sa che l'80 % degli accessi in Pr. Socc. avviene ancora senza ricorso al 118 e quindi liberamente. E' la grande moltitudine dei "codici bianchi". Essendo diventato un fenomeno italiano attraverso cui la popolazione ha definitivamente operato la scelta di rivolgersi – invece che al proprio MMG - a strutture gratuite e polispecialistiche, in grado di dare solitamente una valida risposta all'Utente, non si vede come il Legislatore pensi di poter interrompere questo trend perverso, con una semplice nota in un atto di indirizzo in assenza di investimenti in strutture altrettanto valide.

Turn-Over dei Medici Convenzionati.
Anche su questo argomento non scorgiamo nell'Atto di Indirizzo vere indicazioni alla soluzione del problema, che viene solo quantificato nella sua grandezza : tra otto anni il 60% dei MMG dovrà essere sostituito in quanto andrà in pensione per limiti d'età (70 anni).
Si ipotizza un "terribile" aumento del numero degli Assistiti per ogni medico-convenzionato; è come imporre un maggior lavoro d'ufficio.
Analogo problema esiste tra i Medici della Dipendenza, ma non vediamo - né in un caso né nell'altro - un valido intervento a livello delle Università per preparare un numero di medici adatto alle future necessità. Non si è previsto, soprattutto a livello specialistico Ospedaliero, alcun incentivo né economico né nell'accesso, per il doveroso passaggio di consegne esperienziali tra gli anziani ed i più giovani. Sembra che tutto venga affidato alla buona sorte. Ci teniamo a sottolineare che tra Laurea, Specializzazione e apprendistato in corsia, per formare un buon chirurgo sono necessari poco meno di 20 anni circa.

Responsabilità Civile del Professionista.

Gli Accordi dovranno tenere conto degli articoli della Legge 24/2017.   Non si vede ovviamente una soluzione diversa.

MMG e MCA

Viene ipotizzata l'attuazione di un "ruolo unico" tra le due figure professionali.
Esprimiamo tutti i nostri dubbi che questo possa avvenire, in quanto non sembra che esistano le risorse economiche per equiparare tutti i Medici in un unico ruolo.

Ristrutturazione dei Compensi

Il 30% dei compensi dovrebbero essere legati a meccanismi premianti, legati alla quantità e qualità dei servizi offerti, rielencando i punti già esaminati in precedenza. Appropriatezza prescrittiva, Accessi in Pronto Soccorso, Presa in carico patologie croniche, copertura vaccinale, etc. vengono indicati come obiettivi remunerabili per i MMG. Praticamente ai MMG viene indicato come obiettivo remunerabile la percentuale di lavoro svolto da altri Colleghi.

RISORSE a Disposizione

Le risorse a disposizione sono assolutamente ben poche; alcune addirittura legate ai fondi aziendali, in un momento in cui tutte le Aziende Sanitarie hanno più debiti che fondi.

Le RISORSE sono quelle già indicate nel DPCM (Decreto Presidente del Consiglio dei Ministri) del 27 febbraio 2017 : 0,36%, 1,09% e 1,45% del "monte salari" a decorrere dall'anno 2010, al netto della spesa per l'indennità di vacanza contrattuale.

Il MEF (Ministero di Economia e Finanza) dovrà controllare che le Regioni abbiano accantonato le quote necessarie per i rinnovi contrattuali.

Si calcola uno 0,75% per anno, per 5 anni, in relazione al 2010; per il 2016 dovrebbe aggiungersi un ulteriore 0,75% ed un successivo 0,36%.

NUMERI invece che COLORI

Ha invece suscitato ilarità e salaci commenti la indicazione che in Toscana una apposita Commissione ha indicato una vera rivoluzione nei Pronto Soccorso regionali: i Codici-Colore che hanno da anni indicato il livello di priorità nell'accesso alla visita di Pr. Socc., verranno sostituiti da numeri. Invece di discutere dei metodi per dare la risposta assistenziale più celere e più adeguata a tutti i richiedenti, la Commissione ha pensato bene di passare dai colori ad una stratificazione numerica.
I Codici Colore sono nati negli anni 50 nelle portaerei americane per identificare con precisione la funzione delle persone che affollano il ponte di atterraggio e decollo; le persone, nei momenti di maggior confusione e tensione, iniziarono ad identificarsi non in base al grado ma al vivace colore delle casacche. Questo anche per sottolineare quanto, in certi momenti, non fosse tanto il grado, quanto la funzione svolta e la sua immediata e facile identificazione, a caratterizzare l'efficienza di un gruppo di lavoro.

Adesso i componenti di una specifica Commissione della Sanità Toscana hanno sentenziato che i codici colore, ormai entrati nell'uso quotidiano di tutti i 118 italiani e costituenti un sistema ben conosciuto e pratico, devono essere sostituiti da numeri. Questo fatto sembra sottolineare un sempre maggior disgregamento del SSN in tanti SSRegionali, sempre meno integrati tra loro, sempre più distanti nei metodi, nelle norme e nei compensi.
Come Associazione di Medici Dirigenti pensiamo che i problemi della Sanità non saranno risolti certo dal passaggio ad un sistema diverso per identificare il malato più o meno grave. Ormai i Medici Italiani Ospedalieri stanno dimostrando di sapersi adattare a tutto, ci adatteremo anche al cambio dei codici di gravità in Toscana.

Speriamo solamente che questo spirito di adattamento non termini bruscamente come nel caso dell'Asino di Buridano.

 

Giovanni Buridano : Filosofo Francese vissuto all'inizio del 14° sec. - 1295-1361.

E' diventato famoso per l'apologo sull'asino che peraltro non si reperta tra i suoi scritti. Sembra che la storia dell'asino che si lascia morire per non saper scegliere quale fieno mangiare, derivi da una eventualità prospettata da Aristotele e sviluppata accademicamente dalla Scuola dei Sofisti. Buridano era invece affascinato dalle discussioni sul libero arbitrio. Peraltro l'apologo viene presentato sotto diverse forme, tra cui quella in cui l'Asino diventa vittima del proprio “padrone” che lo vuole abituare a “mangiare sempre meno” ; la storia finisce quando il contadino trova l'asino ormai morto per “fame”, avendogli progressivamente ridotta la quantità di cibo.