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Vaccini : Libertà versus Obbligatorietà

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Vaccini :  Libertà  individuale  e  Obbligatorietà  collettiva

L'argomento “Vaccini” conquista ancora dopo giorni e
giorni le prime pagine dei giornali.
Il Disegno di Legge 2856 è stato approvato in aula dal
Senato ed è vigente fino al 6 di agosto. Sono quindi in
essere contatti e trattative tra il P.D. ed il Centro-destra
che si è reso disponibile per una discussione alla Camera,
più tecnica che politica. Il C.d.M. ha posto l'indicazione
ad un voto di fiducia
per blindare il provvedimento.

 

Bisogna attendere anche il parere della Commissione Bilancio per poter valutare le caratteristiche finali della Legge; infatti alcuni rilievi sulla sostenibilità economica inducono a pensare che l'obbligatorietà per il personale della scuola che sta a contatto con i bambini, potrebbe decadere a causa della mancata copertura finanziaria. Cioè: non ci sono le risorse per vaccinare gli insegnanti ed il personale non-docente.
Eppure ad un primo esame dell'origine e dell'intero iter del provvedimento si rimane perplessi.
Come Medici siamo tutti assolutamente convinti della necessità di arrivare per le diverse malattie una copertura vaccinale che coinvolga il maggior numero di soggetti di una determinata fascia d'età.
I giorni scorsi abbiamo raggiunto una gran parte dei Colleghi iscritti alla nostra Associazione con questo messaggio:”Posso chiedervi di esprimere in questa chat il Vostro parere sull'eventualità di un obbligo vaccinale per la frequenza di una collettività come un nido o una scuola ? Secondo Voi deve prevalere la libertà individuale o l'interesse collettivo ?". Tutte le 133 risposte (il 100 % di questo atipico minisondaggio) ponevano in evidenza che l'interesse collettivo dovesse prevalere sulla libertà individuale. Preciso: nessun valore statistico in quanto il campione era selezionato dall'appartenenza. Cioè: chi vuol stare in una società, ed averne tutti i benefici che questo comporta, deve sottostare a regole sociali che prevengano la diffusione con caratteristiche epidemiche o endemiche di affezioni capaci di determinare la morte, soprattutto dei soggetti più deboli.
Purtroppo in Italia prevale da sempre un individualismo talora eccessivo. In questo caso alcune sentenze civilistiche favorevoli ai ricorrenti, hanno posto in relazione sintomi comparsi dopo la somministrazione di un vaccino con la somministrazione di quello stesso vaccino. Dimenticando che le sentenze civili di risarcimento possono essere favorevoli anche di fronte al solo sospetto di relazione tra il fatto e l'effetto avverso, alcune di queste sentenze – amplificate dalla informazione in quanto suggestive - hanno ovviamente alimentato il sospetto che i vaccini possano essere dannosi. La conseguente riduzione della richiesta di vaccinazioni per libera scelta da parte di alcuni genitori, ha comportato sicuramente l'abbassamento del numero dei vaccinati al di sotto di quel valore stabilito intorno al 95 % e ritenuto valore soglia al di sotto del quale possono innescarsi fenomeni epidemici. Ecco emergere quindi il valore sociale delle vaccinazioni: non solo protezione del singolo individuo, ma protezione di tutta la comunità, compresi quei soggetti che non possono essere sottoposti a vaccinazione. La vaccinazione collettiva ha quindi un valore sociale dimostrato dalla assenza di epidemie in popolazioni con una buona copertura vaccinale.

 

Le disposizioni contenute in molti degli articoli della Legge riguardano le procedure da adottare all'interno delle Scuole e delle Aziende Sanitarie per i controlli della vaccinazione del singolo e la trasmissione dei dati a livello centrale per le opportune verifiche.

Naturalmente un breve commento anche per quei casi (non numerosi) di danni posti in relazione dai genitori con la somministrazione di un vaccino. Ovviamente non si può disconoscere la relazione temporale ma questa non è l'unico parametro che possa determinare una “fuga dalle vaccinazioni”. Sono sempre state registrate le malattie vacciniche: dal frequente e semplice rialzo febbrile alla comparsa di rare “encefaliti vacciniche” con esiti. La frequenza è sempre stata assolutamente contenuta e sicuramente inferiore di numerosi punti percentuali rispetto ad un andamento endemico o epidemico della stessa malattia.

In definitiva è nostra opinione che in questo caso il Ministro della Salute B. Lorenzin si sia mossa tempestivamente ed efficacemente. Disdicevole che gli Italiani siano tanto innamorati della loro libertà individuale da preferire in nome di questa far correre seri e maggiori rischi ai propri figli.