Co.A.S. Medici Dirigenti

Associazione di medici dipendenti ospedalieri Organizzazione di categoria di Medici Ospedalieri Dipendenti dal S.S.N.

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ANAC indietro tutta. Perché mai ?

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Schizofrenia interpretativa

dell'ANAC di Cantone

Dopo essersi pronunciata non più tardi del 14 dicembre 2016 sul fatto che la Dirigenza Sanitaria non dovesse intendersi obbligata ai fini della legge sulla trasparenza a comunicare al proprio Ente di appartenenza i propri redditi ed i propri beni, in data 8 marzo 2017 lo stesso ANAC ha deliberato in modo diametralmente opposto.

I Direttori di :

  • Dipartimento,
  • U.O.C.
  • U.O.S. dipartimentale
  • U.O.S.

ai fini del rispetto della Legge sulla trasparenza (vedi sotto) devono presentare entro il 30 aprile 2017 la loro dichiarazione dei redditi 2016 (redditi del 2015) alla propria Amministrazione, precisando che i parenti prossimi (fino al III grado) non hanno concesso l'autorizzazione a pubblicare la loro.

Schizofrenia interpretativa dell'ANAC di Cantone

Dopo essersi pronunciata non più tardi del 14 dicembre 2016 (vedi), sul fatto che la Dirigenza Sanitaria non dovesse intendersi obbligata ai fini della legge sulla trasparenza a comunicare al proprio Ente di appartenenza i propri redditi ed i propri beni, in data  08-marzo-2017 (vedi) ha deliberato in modo
diametralmente opposto: anche i soggetti con incarichi di Direzione di qualsiasi livello nell'ambito sanitario, dal Direttore Generale di Azienda Sanitaria al  semplice Incaricato di Unità Operativa Semplice, orbene tutti questi soggetti dovranno sottostare all'obbligo di comunicazione alla propria Azienda della personale denuncia dei redditi ai fini del rispetto delle norme della legge sulla trasparenza. Le leggi sulla trasparenza sono :

Legge 124 del 7 agosto 2015

Decreto Legislativo 97 (25-05-2016) di modifica art.41 Legge 190 (06-11-2012)

Decreto Legislativo 33 del 14 marzo 2013

L'ANAC nella sua delibera cui deve attribuirsi valore di Legge, con ricchezza di termini temporali perentori conditi di salata sanzione, tenta di sostituirsi alla carenza legislativa sia del Parlamento che del Governo;  di questa carenza legislativa non ci si era minimamente accorti, tutt'altro, ma ormai in Italia legiferano tutti e, forse, senza approfondire il significato dei termini, che pur classificando l'operatività ed il lavoro di una persona - in questo caso un medico -  non  assumono nel modo più assoluto un significato né economico né gestionale, ma solamente operativo nell'ambito di una operatività tecnica e rappresentativa. Così, la Dirigenza Medica, prima tenuta fuori dal dovere attribuito ai grandi dirigenti dello Stato, ai Direttori Generali, Sanitari ed Amministrativi di ogni Ente Locale o altro Ente dello Stato, adesso viene reinserita tra quelle tipologie di Dirigenti che devono comunicare al proprio Ente di appartenenza i redditi e le proprietà (come presenti in un Mod.730 o Unico) dell'anno precedente, fino ai parenti ad esso collegati da un rapporto di parentela di grado III .
Siamo veramente stupiti della variabilità interpretativa tale che a dicembre veniamo a sapere che quell'obbligo non riguarda un'intera categoria, e dopo 100 giorni circa invece vi siamo ricompresi.   La perplessità riguarda - come accennato sopra - l'interpretazione che si attribuisce al termine "DIRIGENTE". Sappiamo bene che nella "carriera" sanitaria intraospedaliera (della "dipendenza") il valore decisionale in termini di determinazione ed orientamento della spesa di interi gruppi di lavoro è veramente minimo, se non addirittura inesistente. Se forse può riguardare i "Direttori di Dipartimento", riguarda ben poco i Direttori di U.O.C. e ancor meno i Responsabili di U.O.S. dipartimentale e non-dipartimentale.  L'ANAC, prima di emettere questo verdetto così oneroso per lo Stato, ha esaminato l'effettivo  "potere" gestionale della gran massa di dirigenti medici responsabili solo di aspetti clinici e pressoché nulli nel campo della spesa?  Pensa davvero che tutti i medici dirigenti ospedalieri passino le giornate a contattare emissari di farmaci e devices con i quali dovrebbero - immagino che immagini l'ANAC - studiare come arricchirsi attraverso passaggi di capitali ?  Ma in che mondo vivono i censori dell'ANAC ?    Insomma, sarà sicuramente un tripudio produttivo di un mare di carta stampata, di una mareggiata di dati elettronici e cartacei da archiviare, ordinare, etc. , che sembra servire solo a favorire un incremento del numero degli amministrativi nelle Aziende Sanitarie, riducendone peraltro la efficacia in termini sanitari in rapporto alla spesa complessiva.  Una cosa inutile per l'inutile.  Ci chiediamo quindi se questa mareggiata di dati non serva all'effetto esattamente opposto: rendere i dati più importanti, - quelli che riguardano poche persone da monitorare più attentamente -, frammisti ad una quantità di informazioni che renda la loro lettura molto più difficile e lenta, costosa, in una parola sola : ingestibile. Così torniamo alla sensazione di inutilità.
Insomma, oltre che inutile, fuorviante e forse anche ridicolo.  Si ridicolo perché questi "dati", queste informazioni sul reddito di ciascuno di noi lo Stato e la Pubblica Amministrazione li hanno già a disposizione dall'anno scorso con la denuncia dei redditi inviata in formato elettronico.  Che senso può avere per lo Stato richiederla allo stesso contribuente, considerato che dei parenti fino al III grado nessuno concederà la pubblicazione né del proprio nome né dei propri "beni" sul sito aziendale della Azienda Sanitaria ?.

Attendiamo gli eventi e che qualche Collega ci chieda di difenderlo in giudizio contro una sanzione comminata da ............chi ? .