Co.A.S. Medici Dirigenti

Associazione di medici dipendenti ospedalieri Organizzazione di categoria di Medici Ospedalieri Dipendenti dal S.S.N.

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Riforma P.A. Precari e Contratto

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Riforma della Pubblica Amministrazione avara per Precari e Contratto Medici della Dipendenza

Non c'è posto per sanare la situazione dei Dirigenti Medici Precari della Sanità tra le pieghe della Riforma della Pubblica Amministrazione secondo il Ministro Marianna Madia.

Comunicato dell'Intersindacale (28/02/2017) Comunicato della COSMED

Il personale medico assunto con contratti atipici in Sanità, rimane ostaggio della politica. Negando ancora una volta la possibilità dell'inserimento in ruolo, almeno limitatamente al possesso di requisiti già più volte sollecitati dall'Europa, il Governo italiano mantiene una forte possibilità di pressione sui Precari della Sanità italiana. Rimane confermata la possibilità di "Concorsi straordinari" in presenza di necessità derivanti dalla ricopertura dei turni di servizio "scoperti" a causa della osservanza delle norme imposte dalla C.E.  A questo proposito, le molteplici segnalazioni di infrazioni alla normativa europea sugli orari di servizio, porterà probabilmente all'apertura di una nuova procedura di infrazione; peraltro queste procedure di infrazione sono - si vede - dal Governo italiano preferite a quelle sul bilancio che, essendo sempre fuori controllo, sembra poter essere ricondotto ad un deficit tollerato dalla C.E. solo attraverso la mortificazione del S.S.N. e delle sue "risorse umane" mediche.
Con il decreto milleproroghe si da alle Aziende Sanitarie la possibilità di attivare "Contratti Atipici" fino al 31/10/2018.
I Medici Precari che permettono il funzionamento del S.S.N. sono attualmente più di 7mila (7150 secondo alcune casistiche) e la possibilità di effettuare concorsi riservati rimane confermata fino al 31/12/2018, anche se il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri (DPCM) che prevedeva questa possibilità (Legge 125/2013) non viene esplicitamente confermato.
Ma come succede da molti anni negli interventi del Governo italiano ricorrendo ad inserimenti notturni di postille ed emendamenti oltre la delega riceuta dal Parlamento, viene prorogato il blocco del recupero delle Indennità fino al rinnovo del CCNL. 
La situazione è quindi peggiorativa per chi rimane in servizio per il seguente motivo : i fondi per le indennità aggiuntive contrattualmente previste rimangono bloccati e non possono riacquisire le indennità perse dai Colleghi che vanno in pensione; i fondi non possono quindi essere aumentati, ma vengono ad essere ridotti della somma delle indennità accessorie dei Colleghi ormai pensionati. La beffa scatta quindi quando venissero assunti nuovi Dirigenti Medici che non troverebbero risorse aziendali per il pagamento delle indennità "perse".  La massa salariale residua (cioè portata dai Medici ancora in servizio) dovrebbe diventare "sufficiente" anche per i nuovi assunti, con riduzione delle indennità (ad esempio quella di risultato) per tutti i dipendenti della Azienda Sanitaria. Il blocco di questi "fondi" risale alla legge "Tremonti" del 30/07/2010 e quel blocco viene ancora prorogato.

Forse dovremo iniziare davvero a pensare come difenderci da questa "Casta" che continua persino in televisione a difendere un antico privilegio quale il vitalizio dopo pochi mesi di servizio presso una istituzione elettiva.  I Dirigenti Medici vanno in pensione solo con la valutazione dei contributi versati; perché questa norma banalissima non può essere valida per questi politici di breve carriera ?  Perché queste norme non possono essere cambiate ? Sembra quasi che vi sia un conflitto di interessi !