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La Ministro e il medico

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La Ministro e il medico

Abbiamo tutti letto la notizia che il nuovo Ministro dell'Istruzione e della Ricerca (Valeria Fedeli) ha millantato nel suo Curriculum (immediatamente rimosso dal web) una Laurea in Scienze sociali; invece è stato appurato che ha frequentato i primi tre anni delle Scuole Magistrali, senza arrivare al Diploma ma accontentandosi di conseguire l'idoneità all'insegnamento nella Scuola Materna; successivamente ha frequentato per un anno un corso privato per diventare Assistente Sociale. 

Ma il suo apprendistato è maturato in lunghi anni di frequenza del Sindacato.
Insomma non ha mai lavorato.

Mi sono chiesto allora come mai per fare il medico ospedaliero lo Stato ha controllato che avessi preso :

  • un diploma di maturità classica,
  • una laurea in Medicina e Chirurgia,
  • superato un Esame di Stato,
  • Che mi fossi iscritto all'Ordine,
  • Che pagassi regolarmente la tangente annuale all'ENPAM (Ente privato)  per permettermi di esercitare per lo Stato (E.pubblico);
  • Che avessi la Specializzazione in Anestesia e Rianimazione per fare l'Anestesista,
  • Che avessi quella in Chirurgia Generale per fare il Chirurgo,
  • Che avessi l'idoneità nazionale a Primario di Chirurgia (poi rimossa in quanto costringeva qualcuno a studiare);
  • Ho quindi studiato quindi per 27 anni consecutivi.

Ora scopro che in Italia si può fare il Ministro della Pubblica Istruzione non c'è alcun requisito, anzi, può essere sufficiente l'idoneità a "maestra d'asilo" ed un corso privato per assistente sociale. Infatti questi sono i presupposti affinché l'interessato confonda i termini "Laurea", "Diploma" e "Diploma di laurea"; la confusione le viene facile e spontanea; non sa cosa sono perché non li ha dovuti conseguire con la dovuta fatica dei comuni mortali. Infatti la "confusione" dei termini, viene dallo stesso ministro definita "una leggerezza", con cui - per peggiorare la situazione - definisce che non è migliorata con il tempo. La maturità non gliel'hanno data e non l'ha certo raggiunta. Attribuirsi titoli per i quali altri faticano e si dannano in quanto richiesti dallo Stato come "requisiti per partecipare", vengono dalla Ministra definiti come una leggerezza !!!
Però ha scritto un libro.
Titolo : "Il futuro è di tutti, ma è uno solo". Sicuramente, per arrivare a questo postulato spazio-temporale, deve aver studiato a fondo la teoria della relatività.
Probabilmente l'hanno fatta ministro dell'Istruzione "perché finalmente si avvicini alla scuola"!!!