Co.A.S. Medici Dirigenti

Associazione di medici dipendenti ospedalieri Organizzazione di categoria di Medici Ospedalieri Dipendenti dal S.S.N.

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Reato di Cura

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REATO  di  CURA

“Reato di Cura” è un libro che ci è stato consigliato dagli amici e colleghi di Obiettivo Ippocrate.
E' una finestra sul mondo della giustizia correlata alla Responsabilità Professionale.
Il titolo esprime con amarezza la tipologia di reato per la quale, soprattutto in questi
ultimi anni, noi medici siamo chiamati in giudizio e dobbiamo difenderci: siamo
colpevoli di “esserci presi cura” di una persona sofferente, di “aver fatto tutto il
possibile
” in scienza e coscienza, di aver cercato la
therapeia” (nel rispetto del
termine greco, caro a Ippocrate stesso) più appropriata dal punto di vista clinico;
quando tutti i nostri sforzi risultano vani, ci possono incolpare di “malasanità”. 
L'autore è un Chirurgo che si è trovato, insieme a altri colleghi, a dover superare
2 gradi di giudizio (reato: omicidio colposo) per una tragedia umana purtroppo non
rara: la morte di una giovane donna
affetta da cancro allo stomaco. Il collega Pietro
Bagnoli ci racconta come fin dai primi contatti col mondo “legale” (avviso di garanzia, avvocato di parte) ha capito che . . . . . .

 

che i linguaggi parlati dagli attori erano molto diversi tra loro, come la voglia di spiegare l'atto medico con parole comprensibili a tutti passava in secondo piano rispetto all'attenzione ai minimi termini, alle sfumature, agli aggettivi, riportati in cartella clinica o nelle perizie dei tecnici esperti o dei medici legali, come è importante farsi difendere da un buon avvocato anche quando non hai dubbi su quanto compiuto in sala operatoria e nel post-operatorio e sai di essere innocente.

Certamente Pietro (assolto, con gli altri, perché il “fatto non sussiste”) ha avuto un ottimo avvocato e un giudice illuminato!

Certamente Pietro non dimenticherà mai questa sua lunga (4 anni) vicenda processuale...

Neppure io, grazie a lui


Per leggere “Reato di cura”.

Sempre e comunque contro la “Medicina Difensiva”, che danneggia pazienti e medici.