Co.A.S. Medici Dirigenti

Associazione di medici dipendenti ospedalieri Organizzazione di categoria di Medici Ospedalieri Dipendenti dal S.S.N.

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Vicenza - Gli Amici di Maria

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VICENZA  -  Gli Amici di Maria

E' accaduto a VICENZA, prosegue sulla stampa nazionale.                                AGGIORNAMENTO del 28/09/2016

Dalla nostra sede di Vicenza riceviamo indicazioni su quanto accaduto e su quanto affermato in articoli diversi sia dalla stampa ON-Line che dalla stampa tradizionale quotidiana e di commento.
Non potendo accertare direttamente i fatti, Vi chiediamo di leggere tutti i resoconti con attenzione e farVi una Vostra idea.

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La nostra idea consiste in un semplice avvertimento : divertitevi con Facebook e con Whatsapp, con Instagram e con Periscope, però quando siete al lavoro Vi consigliamo se possibile di lasciare il cellulare nello stipetto. Se non fosse possibile a causa dello stesso uso che l'Azienda Sanitaria Vi chiede di fare del Vostro cellulare, attribuendovi anche un cosiddetto "numero breve" per rintracciarvi in ogni momento della giornata, bene, in questo caso Vi consigliamo di non fotografare nulla dell'interno del vostro reparto, di non rilanciare sui social-network alcuna immagine o pettegolezzo, di non farvi sorprendere durante una telefonata (seppure di servizio) nei locali destinati al pubblico ed all'utenza. Qualcuno dei non-addetti ai lavori, entrato per la prima volta in un reparto ospedaliero, cosa penserebbe di una Unità Operativa i cui componenti dell'equipe fossero visti passeggiare in corridoio con il telefonino all'orecchio ?

Inoltre lavoro tanti anni in ospedale da sapere che frasi che per I Medici non hanno nulla di offensivo vengono continuamente dette anche con tono di scherno; Vi consiglio di pensare che impressione avrebbe qualcuno non aduso ai nostri termini ed al nostro linguaggio cameratesco se sentisse quelle stesse espressioni. Pensate sempre (ormai è d'obbligo) che qualcuno vi stia filmando e registrando: come interpreterebbe un Giudice quelle stesse frasi?Chiedetevelo e poi imparate a stare zitti.

La vicenda arrivata ai Tele-Giornali nazionali è un esempio di come un probabile scherzo dialettico tra Colleghi si sia ingigantito fino a diventare un caso nazionale, forse solo perché un Direttore di Pronto Soccorso non è riuscito ad applicare la "Legge Brunetta" in cui si chiede ai Primari di svolgere allo stesso tempo mansioni da Giudice delle indagini preliminari e Giudicante. 
La cosiddetta Legge Brunetta massacra un concetto fondamentale della giustizia : la terzietà del giudice rispetto al fatto ed agli Attori dei Fatti. E' un concetto fondamentale da cui non ci si può allontanare neppure per banali fatterelli quotidiani.
La Legge BRUNETTA è un grosso imbroglio: suggerisco a tutti i Direttori di evitare di impegnarsi in qualsiasi lavoro per il quale non sono preparati. Pensino a fare i medici e ribaltino sulle strutture aziendali queste situazioni dalle quali una legge assolutamente "sbagliata" le ha solo parzialmente esentate. Se infatti durante l'istruttoria per sanzionare il componente della equipe del reparto, il Direttore commette un errore anche solo "formale", non è giustificato dalla insufficiente conoscenza del codice di procedura, ma può venire sanzionato esso stesso, probabilmente in alcuni casi con grande soddisfazione di una Amministrazione che non l'ha nominato.  GRANDE   BRUNETTA !!!