Co.A.S. Medici Dirigenti

Associazione di medici dipendenti ospedalieri Organizzazione di categoria di Medici Ospedalieri Dipendenti dal S.S.N.

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A Francesco Rabuffi

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  Oggi, Francesco Rabuffi è deceduto.

L'amico e collega ha cessato di vivere

al termine di un difficile intervento chirurgico

resosi necessario per una lesione evolutiva del duodeno. 

Alla Famiglia ed ai parenti tutti giungano le sentite condoglianze di tutti gli Iscritti al CoAS Medici Dirigenti e le personali attestazioni di stima, affetto e dolore di tutti quanti lo conoscevano ed hanno avuto modo di apprezzarne le doti morali.

 

L'11 marzo 1994 nasceva a Roma il Co.A.S. Medici Dirigenti.

Nell'Atto Costitutivo, il Co.A.S. era definito come “Associazione” tra Medici; il primo nome, della lista di presenti vidimata dal notaio, era quello di Francesco Rabuffi, nato a Roma il 25 maggio 1951, registrato come Socio Fondatore del Co.A.S.

 Aveva quindi compiuto appena 64 anni, si era pensionato solo l'anno scorso ed ha potuto ritirare quella agognata pensione solo per un anno. L'ultima volta che ci siamo incontrati ad un Consiglio Nazionale del Co.A.S. mi ha comunicato il suo desiderio di tagliare qualsiasi rapporto con l'organizzazione attuale della Sanità. Non corrispondeva più ai suoi ideali e – mi disse – che voleva continuare a svolgere la sua missione di medico sotto forma di volontariato; pensava di andare in Africa a mettere in pratica quanto imparato in circa 40 anni di attività chirurgica.
Si è invece dovuto arrendere ad un male inesorabile che ha troncato i suoi progetti sul nascere. 

Ci conoscemmo nel 1996 ad un Consiglio Nazionale.

Nel Co.A.S. evitò sempre di assumere posizioni accese e sanguigne; certe manifestazioni verbali non facevano parte del suo carattere; ha ricoperto per vent'anni e più il ruolo di Vicepresidente. Quando prendeva la parola, però, avevamo imparato che non avrebbe mai detto una cosa ovvia e scontata; eravamo invece noi ad ascoltare in silenzio le sue analisi della situazione o della problematica in esame; sapevamo che quelle analisi sarebbero state pacate, lucide, logiche, stringenti e, sempre più spesso, amare.

Si, negli ultimi anni ci comunicava con certi suoi silenzi o amare considerazioni la progressiva difficoltà a svolgere “Azione Sindacale” come la nostra Organizzazione aveva inteso fare nel momento della nascita. Segnalava invece quanto fosse aumentata la protervia e la prepotenza delle Amministrazioni, la loro impunibilità, a scapito della libertà e possibilità dei Sindacati di agire.

Però, pur disilluso della possibilità di incidere significativamente a favore dei propri Colleghi, in una situazione lavorativa ogni giorno più critica, è rimasto sempre iscritto alla nostra Associazione fino al momento della pensione.

 

Francesco Rabuffi, “Franco” per gli amici, se ne è quindi andato ma ci ha lasciato una Associazione tra Medici da continuare a valorizzare con uno stile sobrio e signorile come ha sempre fatto; le difficoltà di una bellissima professione inserita in un sistema ormai politicizzato e quindi più estraneo a quegli aspetti sociali e tecnici che dovrebbero costituire le principali linee-guida per un'organizzazione sanitaria efficace, non devono farci deviare da quanto da Lui indicato : analisi lucide e discussioni corali su come affrontare le diverse e difficili situazioni lavorative.

GRAZIE   FRANCO