Co.A.S. Medici Dirigenti

Associazione di medici dipendenti ospedalieri Organizzazione di categoria di Medici Ospedalieri Dipendenti dal S.S.N.

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Turni Massacranti

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Turni Massacranti per i Medici Dirigenti

Da alcuni mesi, riceviamo agli abituali indirizzi di posta elettronica di questa Associazione di Medici Dirigenti del S.S.N., frequenti lettere di denuncia di turni di servizio che finiscono spesso per trasformarsi in Turni Massacranti a causa della stringente successione di turni di guardia, turni di servizio e pronta disponibilità cui fa seguito la prolungata presenza nelle ore notturne, con l'avvio di criticità che influenzano non solo la vita del singolo lavoratore ma l'intera vita della famiglia.

Nel mese di maggio 2013 la Commissione Europea aveva deciso di intervenire sull'orario di lavoro dei Medici dipendenti del S.S.N. ipotizzando il deferimento dell'Italia alla Corte di Giustizia Europea. Secondo la Commissione Europea, i Medici dipendenti del S.S.N. non sono tutelati dalle norme nazionali in quanto non esiste un limite massimo dell'orario di lavoro settimanale (comprensivo dell'eventuale straordinario) e la garanzia di un riposo minimo quotidiano per la tutela della salute e dell'equilibrio psico-fisico del lavoratore. Questo aspetto è particolarmente rilevante nell'attività di tutela dei pazienti/utenti, in quanto, trovarsi davanti ad un medico stanco per essere al termine di un turno di guardia di 12 ore, può comportare un maggior rischio d'errore medico.

Abbiamo quindi sperato tutti che l'azione della Commissione europea inducesse l'Italia ad affrontare la criticità in modo da intervenire su talune situazioni del tutto fuori norma e fuori controllo, soprattutto nei piccoli ospedali di provincia. In tali ospedali è la stessa necessità e l'opportunità politica di tenerli in funzione che finisce per determinare situazioni assolutamente incompatibili con qualsiasi regola scritta e scrivibile. Da una parte l'interesse Aziendale di corrispondere alla richiesta politica dei rappresentanti delle popolazioni del circondario che sostengono la necessità dell'ospedale, dall'altra ancora l'interesse Aziendale di corrispondere alla necessità politica di continuare a distribuire un certo numero di stipendi in quella zona, con buona pace per qualsiasi discorso basato su efficienza, efficacia e sicurezza sia per i medici che per i malati.

Abbiamo sperato ma abbiamo perso !!

Il 16 dicembre 2014, la Commissione Europea, che aveva iniziato con molta baldanza quella procedura d'infrazione, dietro le richieste del Governo italiano ha dovuto ripiegare sui suoi passi, accettando le spiegazioni del Ministro Lorenzin; il ministro della Sanità ha infatti usato la tecnica di dare un colpo al cerchio ed un altro alla botte (cosiddetto “cerchiobottismo” di democristiana memoria): ha elogiato tutti i dipendenti dell'ospedalità pubblica affermando che il S.S.N. italiano si basa sullo spirito di sacrificio dei suoi dipendenti; ha confermato che la normativa sull'orario di lavoro non viene rispettata in molte strutture pubbliche e che quindi l'Italia si pone al di là delle norme europee, e ha concluso che, se quelle norme europee fossero applicate, l'Italia dovrebbe chiudere molti Pronto Soccorso.

Così la Commissione europea ha accettato di chiudere la procedura d'infrazione per un altro anno.

Però Noi abbiamo in mano quelle mail che arrivano per denunciare situazioni di vera sofferenza dei Colleghi impegnati soprattutto nelle U.O.C. che devono fronteggiare i ricoveri d'urgenza, in particolare le Chirurgie Generali o Specialistiche ad indirizzo d'urgenza. In questi Reparti l'imprevedibilità del lavoro la fa da padrone sulle esigenze delle famiglie e sulla irregolarità della vita dei Dirigenti Medici che hanno abbracciato questa professione per passione e si sono dedicati alle situazioni più difficili. La disponibilità diventa la regola di vita, il cellulare uno strumento di lavoro, l'automobile deve essere sempre pronta ed efficiente, bisogna spesso arrangiarsi tra mille difficoltà tecniche ed organizzative assumendosene regolarmente tutta la responsabilità.

Eppure, alcune regole esistono e i Sindacati dovrebbero esistere per scriverle con le Aziende e farle rispettare. La contrattazione aziendale può essere ancora una risorsa e Noi del CoAS, ai Colleghi che desiderano presentarsi in una qualsiasi Azienda per parlare di questi problemi e tentare di risolverli, offriamo la possibilità di farlo con un'etichetta che non può essere accusata di “inciucci” e con la voglia di trasferirvi un'esperienza ventennale che ha spesso portato ottimi risultati.

Quanto prima Vi elencheremo i requisiti minimi che dovrete pretendere nella Contrattazione decentrata con l'Azienda sull'Orario di Lavoro.

Il Co.A.S. Vi assisterà praticamente nelle Contrattazioni decentrate e Vi assisterà nell'eventuale necessità di Cause davanti al Pretore del Lavoro.