Co.A.S. Medici Dirigenti

Associazione di medici dipendenti ospedalieri Organizzazione di categoria di Medici Ospedalieri Dipendenti dal S.S.N.

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Relazione Presidente COAS

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Garda, 29/09/11

AREA SIMET DIRIGENZA: COAS MEDICI DIRIGENTI  

RELAZIONE AL XXII ° CONGRESSO NAZIONALE  S.I.Me.T

IIa CONFERENZA NAZIONALE DEI QUADRI SINDACALI

 

  ESISTE ANCORA LA CONTRATTAZIONE DECENTRATA ?

 Relatore : Antonio Bastone 

A qualcuno potrà sembrare pessimistico il titolo, della mia relazione, ma il concetto così espresso denuncia, in modo eclatante e chiaro,  il  grave problema dell’attuale depauperamento delle Prerogative Sindacali.

Mi riferisco sia al potere negoziale  che i Sindacati, maggiormente rappresentativi, a livello nazionale, dovrebbero avere con il Governo che, soprattutto alla negoziazione a livello  periferico.

La domanda sembra provocatoria, ma in realtà non lo è. Il  mio intervento di oggi, vuole essere una denuncia agli addetti ai lavori, dello stato di pericolo, in cui versa, attualmente la Trattativa Decentrata.

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In quali mani

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In Quali Mani Siamo ?

 

Non più tardi di ieri sera eravamo qua - davanti al p.c. - a cercare di capire gli effetti delle ipotesi di riforma delle pensioni. Rileggevamo più e più volte i comunicati e dispacci d'agenzia sulle modalità di modifica sul sistema pensionistico e scoprivamo – vieppiù inorriditi – che, sembrava ormai cosa certa, sarebbero stati annullati i benefici derivanti dal riscatto degli anni di Laurea, di Specializzazione o di Servizio Militare. Questa eventualità azzerava definitivamente la già traballante credibilità nelle Istituzioni e la fiducia nello Stato. Come vedete non parlo di fiducia nel Governo e nel Sistema politico : queste sono state già perse da molto.

Questa mattina, via sms, la prima notizia : le pensioni rimangono invariate, i “contributi figurati” mantengono il loro valore. Via internet, poco dopo, venivamo a sapere che il provvedimento avrebbe avuto molti aspetti di illegittimità, pertanto non poteva essere proposto.

Ci viene naturale chiederci se le persone che abbiamo eletto, sia di Destra che di Sinistra o di Centro, siano davvero in grado di amministrare uno Stato come l'Italia, forse non particolarmente grande, ma sicuramente complesso.

Ci chiediamo se sia possibile che su una manovra finanziaria di circa 50 miliardi di € vengano messe in circolazione “voci”, “esternazioni”, “prese di posizione”, “commenti” e “veti” da parte dei più vari esponenti politici, prima ancora che questa manovra sia stata effettivamente decisa in tutti i suoi aspetti, definita nei particolari, valutata negli effetti da parte di esperti economisti e liberi pensatori; tutte persone che dovrebbero agire come tecnici, non come “yes-men”.

La marcia indietro fatta dal Governo sulle pensioni, seppur provvidenziale per Noi, ha messo in luce proprio l'estrema debolezza ed insicurezza del Governo; quest'ultimo, infatti, appena considerata la risposta unanime e coesa di quasi tutte le persone che potevano esprimere un parere ragionato, è tornato immediatamente indietro.

E che veramente ci si debba rendere conto di aver eletto per la maggior parte personaggi di scarso livello politico, di modesto spessore culturale ed etico, con gravi carenze di metodo nell'analisi delle situazioni e nella successiva ricerca delle soluzioni, è dimostrato sia dal procedere a tentoni da parte di chi è al Governo, sia dal solo confuso balbettio di slogan e frasi ad effetto di quanti stanno alla cosiddetta “opposizione”.

L'unica cosa sicura di questa manovra di mezz'agosto, è il saldo finale : poco meno di 50 miliardi di euro.

E' chiaramente un obiettivo che ci è stato fissato da Altri (leggi : “Europa”) e pertanto non possiamo discuterlo o fallirlo; ma, per conseguirlo, ci siamo affidati a migliaia di politici che, come in altre occasioni, hanno chiaramente dimostrato di non sapere come fare per rispettare gli impegni assunti.

 

A. G.

 

Manovra Pensioni Riscatti

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MANOVRA

PENSIONI

RISCATTI

 

Pare definitivamente saltata la modifica dei criteri pensionistici.

In particolare sarebbero salvi i contributi versati per il riscatto degli anni di laurea.

E' nostra speranza che la stessa assurdità del non mantenimento degli impegni precedentemente assunti con i cittadini/lavoratori e non già mere considerazioni di opportunità politica abbia spinto il legislatore a ripensarci.

 

 

Aggressione ai Medici. La Mantide

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AGGRESSIONE AI MEDICI

LE NUOVE MANTIDI RELIGIOSE

 

Da qualche settimana siamo costretti ad assistere impotenti allo spettacolo devastante di uno spot pubblicitario che incita lo spettatore a considerare l'eventualità che esso stesso o qualche parente siano stati partecipi nei dieci anni precedenti di qualche evento in cui possa essere ravvisato un errore dei medici curanti. Lo stesso spot conclude promettendo una valutazione della documentazione da parte di personale esperto e la totale gratuità dell'azione legale fino a buon fine; cioé le spese legali verrebbero ripagate dalle somme recuperate con l'azione legale.

Tutto ciò è molto triste e perfino deprimente.

Dimostra che è completamente mutato il rapporto tra medico e paziente; anzi, non dobbiamo più chiamare l'ammalato "paziente", perché non è più paziente, non vuole più soffrire. Non ha pazienza, si sente in diritto di chiedere urlando, minacciando, rifiutando e, ritenendo di essere unico, pretende che il suo caso clinico sia risolto immediatamente, prima degli altri e non accetta risposte negative o interlocutorie. Ritiene che debba esistere sempre una medicina, che qualsiasi malattia debba e possa essere curata e guarita, che non si debba più morire. Quando il congiunto anziano muore dopo lunghe e preventivate agonie per mali incurabili, i parenti spesso chiedono al medico che ha assistito agli ultimi istanti di vita dell'ormai defunto, "dottore, ma di che cosa è morto, cosa è successo?". Dopo pochi giorni arriva puntuale la richiesta di copia autentica della cartella clinica in modo perentorio, alle volte con la pretesa di averla incompleta dell'esame istologico non ancora giunto, nell'ansia di dover bloccare la possibilità di manipolazione da parte dell'equipe di medici curanti.

L'utente non è più paziente e pretende la salute al 100 %. Non accetta l'idea che qualsiasi atto medico possa avere, per la natura stessa delle cose, una percentuale di effetti collaterali, di incidenti previsti e conosciuti, di reliquati indipendenti dalla terapia o altro; l'utente pretende che la cura – medica o chirurgica che sia – gli restituisca la salute al 100 %, pena il ricorso alle vie legali.

Abbiamo anche scoperto da poco – da una sentenza della Cassazione – che la firma dell'utente sul cosiddetto consenso informato non serve a niente, non ha alcun valore,  in quanto l'utente - secondo la Corte - potrebbe aver firmato in condizioni menomate per lo stato di necessità in cui si trovava ed una sorta di sudditanza psicologica di fronte al medico che gli propone un percorso di cura.

Il medico insomma è ormai "senza rete".

Non è protetto dalla propria Amministrazione che anzi gli addebita le spese eccessive sia per farmaci che per presidi; non è protetto certo da Giudici che sanno ben giudicare gli errori dei Medici ma non quelli degli altri Giudici; non è protetto dagli Ordini Professionali, ormai relegati al ruolo di Segreterie d'esazione di contributi; non è protetto dalle Assicurazioni che cercano solo di sfruttare questo clima di caccia alle streghe per aumentare progressivamente i premi di assicurazione; non è protetto dai suoi stessi Colleghi che, sia in perizie di parte sia in Consulenze Tecniche d'Ufficio, scrivono sentenze inappellabili su patologie e terapie di cui non hanno alcuna conoscenza diretta, disquisendo su fatti e cose estrapolati dal loro contesto.

Naturalmente il processo che ha portato a questa situazione è iniziato anni fa quando la stampa ha aperto il filone della "malasanità". E' un argomento che ha subito dimostrato di aumentare la tiratura dei giornali e l'audience dei Telegiornali o dei Talk-Show; sfruttando la peggior curiosità dei lettori e degli ascoltatori sono stati messi alla berlina sia casi effettivamente riprovevoli sia casi dimostratisi successivamente assolutamente privi di fondamento. Però, il moltiplicarsi degli eventi riportati nelle prime pagine, ha causato un aumento di sfiducia nel sistema sanitario fino allo stato attuale, dimenticando immediatamente che le complicanze sono una parte minima del numero elevatissimo di interventi medici che raggiungono il risultato programmato.

Tutto ciò ha significato il deterioramento del rapporto medico-utente.

In questi ultimi anni, in cui alla Sanità vengono sottratte le risorse necessarie per mantenere il sistema ad un buon livello di efficienza, si inserisce la necessità di tanti utenti di fare cassa lamentando danni minimi o inesistenti, sfruttando anche la propensione di alcune Assicurazioni a risarcire immediatamente anche per danni inesistenti pur di non dover sostenere lunghi ed onerosi giudizi.

In questo contesto si è inserita l'attuale crisi economica; alle volte sembra che l'utente ricorra all'ospedale più che per essere curato, per la speranza di incorrere in qualche episodio che possa essere interpretato da un "esperto" come lesivo e meritevole di risarcimento per danno biologico.

Si è quindi completamente sovvertito quel rapporto medico-paziente che ha permesso da sempre al medico di dare il meglio di sè; adesso vige la medicina difensiva determinata dalla paura di dover pagare per un'interpretazione malevole, costruita a posteriori a tavolino.

L'utente è diventato quindi una mantide religiosa: prima chiede aiuto al medico e poi lo divora, esattamente come la femmina della mantide che, quando il rapporto fecondante volge al termine, inizia a divorare il maschio che ha accettato quel rapporto.

 

A. G.

 

 

 

Regione Calabria

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Segretario  Regione  Calabria

 

Dott. Alfredo Petrone

Azienda Ospedaliera di Cosenza

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Tesoriere Calabria

Dott.  Gianmanlio Gagliardi

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Segreterie  Aziendali  della  Calabria

Segretario Azienda Ospedaliera Cosenza

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Segretario Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro

Dott. Domenico Fusto

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